Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 29 dicembre 2015

I Cinque Samurai - Incubo A New York: la recensione (Pick A Card-Cer #48)

Dopo la Rassegna Stampa dei film di Lupin III e dei Cavalieri Dello Zodiaco, le scene del Pick A Card-Cer sono state nuovamente rubate e monopolizzate da un altro gruppo dei personaggi degli anime d'infanzia: i mitici Cinque Samurai, nati dalla collaborazione dalla Sunrise e dalla Nagoya Television. In queste settimane sto recuperando praticamente tutta la produzione animata legata ai guerrieri corazzati cugini dei Saint Seiya, un pò per mancanza di altro di duraturo da guardare, un pò perché malinconicamente spinto dai ricordi; ergo, da oggi si passerà in rassegna stampa tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv dei Yoroiden Samurai Troopers Gaiden (così come vengono chiamati in originale)...in ordine ovviamente casuale. Oggi, si comincia con INCUBO A NEW YORK.


Trama:
Poco tempo dopo la temporanea sconfitta di Arago i cinque eroi si apprestano a festeggiare il compleanno di Ryo. Terribili notizie turbano però la festa: a New York si sono perse le tracce di Seiji, e un notiziario mostra l'armatura del ragazzo intenta a uccidere passanti inermi nei quartieri della Grande Mela. Chi è che la sta usando? I quattro, insieme a Jun e Nasty, raggiungono la metropoli, dove incontrano la bella Luna, sorella di una delle vittime, e il malvagio negromante Shikaisen.

Il mio Parere:
E' il primo OAV dei Cinque Samurai, rilasciato direttamente in formato home video nel 1989; in Italia, arriverà nel 2004 grazie a Yamato Video, avente però un nuovo doppiaggio e una nuova traduzione, quest'ultima più fedele a testo originale. La particolarità di questa serie di OAV, è che quest'ultimi vengono davvero trattati proprio come una ipotetica terza serie da affiancare a quella originale, dato che vengono mostrati e creati dei nuovi elementi che fanno continuità, ponendosi come un seguito alla precedente serie e importanti per la storia dei Samurai. Questi undici OAV poi, si presentano come puntate da riassumere sotto un preciso arco narrativo; quindi, in parole povere, le undici puntate sono da contare come micro-puntate da 20 minuti l'uno, che si presentano come più parti di una macro-puntata. Incubo A New York, infatti, riassume i primi due OAV della serie: Il ritorno dei guerrieri in armatura e Salvate il vostro compagno, cuori di samurai! 

Se i successivi La Leggenda dell'Imperatore Splendente e Message (che recensiremo prossimamente) offrono davvero nuovi spunti di continuità, classificandosi come un seguito ai 39 episodi della serie originale (sopratutto l'ultimo, che possiamo considerare il vero finale della saga dei Cinque Samurai), Incubo A New York la si può invece considerare una sorta di sidestory che può anche essere bellamente saltata, in quanto semplice avventura random dei nostri samurai; vedendo quanto succede nei complessivi quaranta minuti di OAV, Incubo A New York lo si può agilmente collocare nella seconda stagione della serie (che va dall'episodio 20 all'episodio 39), precisamente, dopo quando i cinque protagonisti ottengono il potere di evocare l'Armatura Bianca. Ma tecnicismi a parte, parliamo finalmente di questo primo OAV.

Le vere innovazioni, nonché note di merito, vanno tutte al comparto tecnico, il quale riesce a confezionare una resa abbastanza notevole. L'animazione e regia sono molto più frizzanti e fluide rispetto a quelle tv, così come i disegni e il character design, molto più dettagliati e sfaccettati. Addirittura, ci si è presi la libertà di conferire al medio-metraggio delle atmosfere più urban e dark, che vanno a creare un grande contrasto con toni estremamente giovanili della serie, quasi come se si volesse creare un netto distacco tra questa serie OAV e gli episodio rilasciati in chiaro sulle reti televisive pubbliche, come per far capire che si è deciso di dare un taglio più adulto a questa "terza" serie dei Cinque Samurai. Tutto ciò è stato reso possibile sopratutto grazie anche ad un budget modesto (che ha finanziato queste nuove tecniche di creazione) e al format interamente dedicato al mercato home video, il quale ha permesso agli autori di prendersi più libertà, anche a livello di sceneggiatura. D'altro canto, però, questa possibilità è stata sfruttata solo a livello tecnico, perché a livello di trama si cerca di attenersi bene o male allo stile con cui tutta la serie animata è stata realizzata, con un paio di uniche sostanziali differenze: 1) Il destino di uno dei personaggi nuovi inseriti in Incubo A New York è abbastanza tragico, elemento che avrebbe potuto classificarsi come trampolino di lancio per esplorare l'inesplorata componente drammatica del cartoon, anche qui sprecata e trattata con pressapochismo; 2) La trama poco incisiva, a tratti svogliata, frettolosa e riciclata da moltissime altre trame presenti nella serie originale: cose che vanno terribilmente a svalutare lo sforzo della produzione di aver migliorato atmosfere e comparto tecnico, buttare al vento da una trama raccontata tanto per, che non cattura e non emoziona per assenza di spunti originali o fantasiosi. 

Conclusioni:
Il primo OAV dei Cinque Samurai non è proprio un vero incubo, ma si presenta comunque come un fastidioso filler: un capitolo semplicemente riempitivo nella saga dei Cinque Samurai, che poco emoziona e poco importa per l'economia generale della serie. Prettamente consigliato ai complietisti dei Cinque. 

PS-1: Se non sapete cosa vuol dire la sigla OAV, consultate la recensione di Lupin III - Il Ritono di Pycal, in cui viene data una spiegazione breve ma esaustiva.
PS-2: Purtroppo, non essendoci trailer dell'oav, vi cuccate la sigla.  


- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...