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giovedì 22 marzo 2018

Powerless - la recensione (Pick A Card-Cer #118)

Oggi, parliamo di un telefilm, perché - come sempre - ne abbiamo voglia. Recensione della prima stagione di POWERLESS.


Trama:
Emily Locke è una assunta come direttore del Dipartimento Ricerca e Sviluppo della Wayne Security, una sussidiaria della Wayne Enterprises specializzata in prodotti per la sicurezza dei civili che si ritrovano coinvolti nelle battaglie tra supereroi e supercattivi. Arrivata sul posto di lavoro da una cittadina di campagna, dovrà confrontarsi con una realtà cittadina molto diversa dalla sua e con colleghi davvero strambi e bizzarri. 

Il mio Parere:
Powerless nasce soprattutto dalla voglia di avere una fetta del successo che la Casa Delle Idee sta avendo al cinema e in tv grazie al Marvel Cinematic Universe. Sul grande schermo la DC Comics sta provando a non accontentarsi delle proverbiali briciole, creando il suo universo espanso tramite l'iniziativa del DC Exetended Universe. I risultati, attualmente, non sono quelli sperati e la DC si trova a dover rivaleggiare con la Marvel facendo quello che a lei non è ancora venuto in mente di fare, tipo una comedy. I risultati sono stati ovviamente catastrofici, più che altro perché - quando cerchi di ricalcare un approccio che non ti appartiene - finisci per diventare la caricatura di quell'approccio, oltre che di te stesso.


Con Poweless l'accoppiata DC Comics/NBC punta all'uomo medio, decidendo di rendere protagonisti non i classici eroi costumati ma chi li guarda con gli occhi spalancati dallo stupore: ed, in tal senso la sigla è fantastica e oltremodo geniale. La cosa avrebbe potuto aprire scenari davvero interessanti, come fece Marvels a suo tempo, ma i dubbi sorgono proprio sul genere della serie perché la comedy rischia di implodere sin dall'inizio proprio per la sua natura allusiva al mondo DC ma senza i soldi o i character per poter durare nel lungo periodo: e infatti succede, a partire dai personaggi.

Vanessa Hudgens nei panni di Emily Locke svolge il suo compitino, ma non è niente di memorabile. Van Wayne, per esempio, è un personaggio fantastico (anche merito di un arrogantissimo ma funzionale Alan Tudyk) che da solo potrebbe tenere Powerless sulle sue spalle grazie ad un menefreghismo smodato ed un umorismo tutto suo, il problema è che la sua stessa esistenza rimanda ad un Bruce Wayne che potrà essere solo citato o sentito telefonicamente ma mai realmente visto. Danny Pudi poi, stellare in Community, in questa serie ha faticato a trovare una dimensione sua, finendo per diventare un semplice "attore da clickbait": della serie "guardiamo questa serie perché c'è quello strambo di Community". Insomma, è la classica arma a doppio taglio che però ha finito per allontanare via via la serie dalla sua identità, finendo quasi per diventare una parodia acqua e sapone dell'intero Universo DC e non una serie che scherzava sul rapporto tra umani e meta-umani del DC Universe.


A onor del vero, va detto anche questo. Powerless ha avuto una produzione complessa e i risultati si vedono e si comprendono meglio soprattutto alla luce della sua creazione. La nuova serie NBC è nata sotto la stella sbagliata sin dal principio, subendo un concepimento ed un parto travagliati. Ad Agosto 2016, Powerless ha visto l'allontanamento dell'originale showrunner Ben Queen a causa delle canoniche "divergenze creative" che hanno portato rispettivamente anche ad un rinvio delle riprese della serie stessa, un cambio di showrunner ed un reshooting dell'episodio pilota, che però non hanno impattato sul lancio della serie. Justin Halpern e Patrick Schumacker sono stati chiamati a sostituire Ben Queen e hanno modificato radicalmente la trama, spostando l'ambientazione dalla originale Retcon Industries (che doveva essere una compagnia simile alla Marveliana Damage Control) alla sussidiaria della Wayne Enterprises in Charm City chiamata Wayne Security. Quindi l'episodio pilota, come l'intera serie, è un Powerless 2.0 che sicuramente hanno creato non pochi problemi alla serie.

Tuttavia, le problematiche a livello burocratico non sono sufficienti come giustificazione, poiché decine di serie con altri problemi (e di natura maggiore) sono riusciti a campare per cento e più episodi, come Marvel's Agents Of S.H.I.E.L.D. che, nonostante fosse ogni anno sul baratro della cancellazione, è sempre riuscito ad accaparrarsi il rinnovo per la stagione successiva.


I pregi della serie sono davvero pochi e si riducono semplicemente alle potenzialità espresse nelle premesse della serie stessa, ovvero essere una comedy ambientata nell'universo DC e vista dalla prospettiva della plebe dell'uomo comune, cosa che diventeranno potenzialità sempre più inespresse nel corso della unica stagione rilasciata. Powerless non è nemmeno riuscito a cogliere l'occasione di trovarsi in un territorio neutro, slegato dal Flarrow-Verso e dal DCEU. La possibilità e stata sfruttata solo per lasciarsi andare a citazioni ricercatissime del mythos DC, cosa che sicuramente i famelici lettori di fumetti (e di fumetti DC in particolare) divoreranno con gli occhi, ma che non risultano un valore aggiunto alla serie, dato che le citazioni dovrebbero essere un valore aggiunto alla qualità, non come un parafulmine per soppiantare la mancanza della stessa.

Anche il versante comico prometteva grandi risate, cosa che effettivamente si è visto: solo che erano risate amare per l'umorismo veramente pessimo, poco sviluppato e incline a luoghi comuni e battute scontate. Powerless non è riuscito a sfruttare a pieno nemmeno il versante comico del serie, accennando solamente alla semplice umanità dei protagonisti che - come gli spettatori - guardano agli eroi come figure fantastiche, irraggiungibili e intoccabili ma che peggiorano la loro vita quotidiana. Purtroppo l'umorismo è stato uno dei più deflagranti punti deboli dello show perché si è dimostrato prevedibile e ridondante, fattore che lascia davvero l'amarezza per quanto i tentativi di strappare una risata di pancia siano patetici. Un vero e proprio buco nell'acqua in questo caso, fatta eccezione per il già citato Van Wayne.



Conclusione:
Powerless si è dimostrata una comedy come le altre che riesce a spiccare dalla massa solo per il fatto di avere una licenza DC Comics da utilizzare. C'era effettivamente qualcosa di buono, ma quel potenziale non è stato utilizzato al meglio, cosa che ne ha decretato la fine. Forse forse, la vera, unica nota positiva dell'esistenza di questa serie è stato un gesto di rispetto verso Adam West. Dopo la morte del leggendario Batman nella serie televisiva degli anni '60, la DC Comics ha pubblicato sul proprio canale YouTube per un periodo limitato l'episodio inedito in cui compariva l'attore. L'episodio in sé (di cui se ne parlerà prossimamente) non era un granché come tutto il resto, ma visto che l'episodio venne trasmesso dopo la cancellazione di Powerless, la comedy DC che non ha fatto ridere nessuno si è guadagnata il rispetto di tutti, finendo nel dimenticatoio a testa alta. Almeno quello.

- Symo

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