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martedì 11 luglio 2017

100 Bullets: La Storia (Baloon Central #118)

Capita che, quando leggi una storia molto lunga e piena di dettagli, se ne perde un po' il filo, trovandosi ad un certo punto a dire: "Ma, tutto questo, perché è iniziato?". Sfortunatamente, questo è il caso di 100 Bullets, uno dei capolavori della era d'oro della Vertigo Comics (sottoetichetta DC che ha sfornato altre figate come Sandman e Transmetropolitan) scritto da Brian Azzarello e disegnato da Eduardo Risso. Il pregio/difetto di questa serie a fumetti, è che la storia è spesso solo un pretesto per scrivere di episodi autoconclusivi molto incisivi ed ammagliare con i dialoghi noir e taglienti che i personaggi si scambio, lasciando passare in secondo piano il grande mistero su cui si basa tutta la narrazione. A tal proposito, le risposte sono talmente poco e rilasciate in maniera talmente criptica, che alla fine il lettore non capisce veramente la storia segreta di 100 Bullets. Fortuna che c'è il sottoscritto che, dopo essersi riletto due/tre volte i 100 numeri di 100 Bullets, vi spiega la sua storia per interezza.


ATTENZIONE: Da qui, cominciano pesanti spoiler su tutti i numeri di 100 Bullets. Se volete leggere, sappiate che potrete incorrere a spietate anticipazioni sulla serie. 




Tutto comincia nel 16° Secolo, dove le più potenti famiglie Europee s'incontrano in un meeting segreto per discutere di una questione; quest'ultime sono stanche della situazione dell'Europa, che è ormai da anni dilaniata da guerre fratricide con tutti i paesi che lo formano, trasformando l'Europa in un continente vecchio, corrotto e irrecuperabile. Per risolvere la situazione, le tredici famiglie riunite nel meeting decidono di ricominciare altrove, formando un consiglio che avrebbe rimodellato il paese scelto secondo le loro regole, oltre che a loro immagine e somiglianza. 


Il luogo scelto per il "reboot" mondiale è quello all'epoca conosciuto come Nuovo Mondo (i futuri Stati Uniti D'America) per svariati motivi ma, principalmente, perché era un paese giovane; tutti gli altri stati ne desideravano un pezzettino, ma queste tredici famiglie lo volevano tutto. Prima di partire, le tredici famiglie si fanno immortalare in un dipinto realizzato da Paolo Veronese (si, quel Paolo Veronese) che viene chiamato La Morte dil Cesare


Come potete vedere, quel "dil" lì non è un errore di battitura, ma proprio il nome del dipinto, forse scritto così per non far confusione con quello realizzato da  Vincenzo Camuccini. Ma comunque, andiamo avanti. 

Una volta arrivati sulle spiagge del Nuovo Mondo, le tredici famiglie decidono che esporsi troppo nel governare questo nuovo continente non avrebbe giovato molto alla loro posizione, portandoli probabilmente a rifare gli stessi errori commessi sul suolo Europeo. Così, formano un governo che avrebbe controllato nell'ombra le sorti del futuro stato Americano, decidendo in segreto ogni singola mossa del paese e far prendere allo stato le direzioni che volevano loro. Anche quella più brutta e deprimente, come guerre e crisi economiche, avrebbe fatto tutto parte di un piano ben studiato da questa "società" segreta. 


Questa "società" viene chiamata Trust. Dopo aver deciso il nome, si forma subito uno statuto dove si enuncia che le tredici famiglie avrebbero agito come un unico organismo con il fine di manipolare lo stato per il bene e la ricchezza dei membri del Trust. Infatti, il potere economico/politico acquisito dal Trust viene suddiviso nelle tredici famiglie, rinominate Le Tredici Casate: che rappresentano, per l'appunto, le tredici famiglie investite di una parte uguale di potere, dove ognuna di esse controlla una parte del Nuovo Mondo. Le famiglie - il cui cognome è stato portato avanti nei secoli e sono tredici come le tredici colonie Americane - sono: 
  • House of Carlito
  • House of D'Arcy
  • House of Dietrich
  • House of Kotias
  • House of Madrid
  • House of Medici
  • House of Nagel
  • House of Peres
  • House of Rhone
  • House of Simone
  • House of Vasco
  • House of Vermeer
  • House of Von Hagen
Spesso, nella serie, il Trust viene descritto come artefice di quello che ogni personaggio della narrazione (soprattutto Mr. Branch) definisce come "il più grande crimine dell'umanità" o anche "la più grande truffa del mondo". Si, ma questa/o truffa/crimine...in che consiste? Beh, in questo: quello di aver fottuto gli Stati Uniti al loro destino e di aver manipolato le sorti di una intera nazione solo per arricchirsi. Ora, detto questo, piccola lezione di storia.

Sappiamo tutti che all'epoca (e un po' anche adesso) famiglie potenti come i Medici, pur non investendo cariche politiche, per la loro smisurata ricchezza si presentavano indubbiamente come una fonte di potere e di influenza per le sorti della società di allora. Il Trust realizzò che avere due piedi in una scarpa poteva non essere una mossa intelligente, così ogni famiglia del Trust decise di lasciare il vecchio continente per concentrarsi su quello nuovo. Dunque, per evitare ancora di più le stesse rotture di coglioni sviluppatesi in Europa, il Trust contatta i re e le regine del continente Europeo, facendo loro la seguente offerta. Le Tredici Casate avrebbero ridotto al minimo e/o addirittura tolto ogni loro influenza sulla scena politico/economica Europea, lasciando ai veri sovrani il controllo totale degli stati; in cambio, però, i re e le regine Europee non avrebbero dovuto assolutamente interferire con la reggenza del Trust nel Nuovo Mondo. Come la prendono? Non benissimo. Soprattutto l'Inghilterra governata da Elisabetta I Tudor che, per spregio, manda un contingente sull'Isola di Roanoke, stabilendovi una colonia Inglese. Nemmeno il Trust la prende così bene, tant'è che decide di reagire. 


Aggiungo "reagire brutalmente". Le Tredici Casate raccolsero tra i loro uomini sette dei peggiori bastardi al mondo, nonché sette dei più terribili e spietati esperti nel combattimento e nelle armi per uccidere l'intera colonia. Questi gruppo di sette uomini venne rinominato Minutemen, nome preso dai membri della milizia delle tredici colonie americane, che dovevano essere pronti per la battaglia con preavviso di un minuto. Tra il 1587 e il 1590, il gruppo sterminò ogni colono che mise piede sull'isola, occultandone i corpi e manipolando la scena della strage, facendo sembrare che i coloni non fossero mai stati li, come se fossero spariti nel nulla. Dopo anni di stragi, i Minutemen misero sull'ultimo accampamento Inlgese un targhetta con incisa una parola:


Come dice appunto la vignetta, questa parola ha un significato noto solo ai re e alle regine Europee. Non avendo accettato il patto, ora ogni intrusione Europea nelle faccende del Nuovo Mondo sarebbe stata punita col sangue. Croatoa, infatti, per loro voleva dire "Questo posto appartiene a noi": "a noi" = il Trust. Vista l'efficienza dei Minutemen, dopo questo episodio, il gruppo diventò la strike force ufficiale del Trust. Non aveva solo il compito di proteggere i membri delle Tredici Casate, ma anche di svolgere la funzione di occhi, orecchie e braccio destro del Trust. Sarebbe stato grazie a loro che il Trust avrebbe fatto arrivare il suo volere; se qualcuno doveva morire, c'avrebbe pensato uno dei Minutemen. Per evitare ulteriormente il ripetersi degli errori passati, ai Minutemen venne dato, col tempo, un altro potere: quello di sorvegliare il Trust stesso. In agguato c'era sempre la possibilità che, una delle tredici famiglie, cominciasse ad avere "più fame" delle altre, costringendola a muovere un takeover ostile verso le altre. Se questo scenario si fosse manifestato, i Minutemen sarebbero intervenuti per raffreddare le bollenti mire espansionistiche della famiglia incriminata anche con metodi estremi come l'omicidio.
PS: notare , tra le altre cose, come la parola Croatoa compare anche sul dipinto di Veronese. 

Altra piccola lezione di storia. Azzarello sembra essersi inventato tutto ma, in realtà, lo sceneggiatore s'è studiato un sacco di storia Americana. 


E' infatti noto che, alla fine del 1500, un centinaio di coloni inglesi scomparvero all'improvviso dal North Carolina, zona in cui si insediò la colonia di Roanoke. I coloni, che arrivarono nel 1587, scomparvero nel 1590 lasciando dietro di sé solo due indizi: le parole "Croatoan" e "Cro" incise rispettivamente sul pilastro di un forte e su un albero (come potete vedere nell'illustrazione qui sopra). Brian Azzarello prese questo buco storico per ricamarci sopra una storia di complotti; se volete saperne di più sul mistero della colonia scomparsa, vi consiglio la lettura di questo esaustivo articolo del National Geograpichs. Detto questo, andiamo avanti. 

Passano quattro secoli e arriviamo al 20° Secolo. Il Trust ormai ha fatto il bello e brutto tempo con l'ex-Nuovo Mondo, ora conosciuto ufficialmente come Stati Uniti D'America, e decide che anche gli USA non bastano più. Il modello del Trust e il modo in cui l'organizzazione ha manipolato la storia Americana per tutto questo tempo, ha funzionato così bene, che deve essere assolutamente riproposto per gli altri continenti; se nel 16° Secolo avere il Nuovo Mondo era come possedere il mondo, ormai dopo le due Guerre Mondiali, le carte in tavola sono cambiante e gli USA non bastano più: il Trust vuole il mondo. C'è però un problema: i Minutemen. Le creature da loro stessi create non avrebbero mai permesso una espansione così massiccia all'infuori degli Stati Uniti; se solo ci avessero provato, i Minutemen avrebbero sterminato tutto il Trust. Così le Tredici Casate decidono di giocare di anticipo e, in un meeting del 1962, le famiglie votano per eliminare la strike force. 


Uno dei Minutemen però, tale Philip Graves, viene a conoscenza dell'intenzione del Trust di eliminare il gruppo e decide di passare al contrattacco, giocando ancor più d'anticipo del Trust e mettendo in atto un piano intricatissimo e che gli avrebbe fatto guadagnare non solo la sopravvivenza dei Minutemen, ma anche il controllo del Trust. Uccide quindi Neil Walker, il capo dei Minutemen di allora; in mancanza di un buon partito, il Trust nominata Graves come capo della strike force. A capo dei Minutemen, Graves addestra una nuova generazione di Minutemen (dove, molti di loro, sono i figli di quelli del '62). Quando i tempi sono maturi, informa gli altri sette membri del piano del Trust e passa alla successiva fase del piano. I sette avrebbero dovuto rapire Roland Dietrich - all'epoca coordinatore del Trust - e ucciderlo, per poi darsi alla macchina. 


In un momento non precisato della storia (ma presumibilmente tra il 1988 e il 1990, a giudicare dai vesti e l'età dei personaggi) i Minutemen rapiscono e uccidono Roland Dietrich, portandolo su un molo di Atlantic City e bruciandolo vivo. E' un chiara dichiarazione di guerra da parte dei Minutemen al Trust. Dopo l'omicidio, Graves organizza una messa in scena dove fa credere al Trust che lui e la sua squadra sono stati uccisi, quando invece lo scaltro Agente nasconde in varie parti degli Stati Uniti i suoi colleghi. Per completare l'opera e nascondere ancora di più i suoi colleghi, Graves - tramite una complicata operazione di ipnosi - cancella la memoria dei Minutemen suoi complici, in modo che non si ricordino della loro vita passata al servizio del Trust; la loro memoria può essere riattivata, solo però conoscendo la parola chiave, che è Croatoa: la stessa che incisero i Minutemen del 16° Secolo dopo lo sterminio delle colonie di Roanoke. I Minutemen di Atlantic City sono: 
  • Lono soprannominato "The Dog" (quest'ultimo però non era presente all'omicidio di Dietrich, perciò è l'unico Minutemen a cui non vengono eliminati i ricordi)
  • Milo Garret soprannominato "The Bastard"
  • Cole Burns soprannominato "The Wolf"
  • Wylie Times soprannominato "The Point Man"
  • Victor Ray soprannominato "The Rain"
  • Jack Daw soprannominato "The Monster"
  • Remi Rome soprannominato "The Saint"
Da qui comincia un'altra parte cruciale del piano di Graves. Intanto che lui e gli altri sono considerati morti dal Trust, Graves contatta tale Abe Rothstein, un uomo in grado di fornirgli quantità illimitate di denaro e rendere i proiettili di qualsiasi arma da fuoco rintracciabile. Prima dell'inizio della serie (1999), Graves passa il suo tempo a viaggiare per gli Stati Uniti, individuando persona con una condizione sociale disastrosa e offrendogli una bizzarra, ma succulente, possibilità. 


L'Agente Graves si presenza ai disadattati che sceglie con una valigetta contenente: dei soldi; le prove inconfutabili e schiaccianti che la loro vita è andata a farsi fottere non per colpa della sfiga, ma perché qualcuno ha tramato alle loro spalle e ha fatto di tutto per incastrarli; una pistola e cento proiettili non rintracciabili, così irrintracciabili, che qualsiasi affiliato alle forze dell'ordine avrebbe dovuto fermare l'indagine e rilasciare il possessore della pistola: anche se si trattava del Presidente Americano stesso. Questa possibilità non era ovviamente data da Graves così, per filantropia, ma per dei precisi scopi. Il primo era quello di testare il carattere e la moralità della persona e vedere se poteva essere un buon candidato per entrare a far parte dei Minutemen; il secondo, era usare queste persone per attaccare di sbieco il Trust, senza che quest'ultimo potesse risalire a Graves. 


Dopo l'attacco fallito di Lee Dolan - uno a cui Graves gli aveva dato la valigetta -  il Trust scopre che Graves è ancora vivo e scatta la nuova fase del piano: risvegliare i Minutemen dormienti e sferrare un altro attacco al Trust. In un nuovo meeting del Trust ad Atlantic City - dove anni prima venne ucciso Roland Dietrich - Cole Burns uccide Daniel Peres, capo della House of Peres; non avendo eredi papabili, la casata di Peres viene assorbita dalle altre dodici in ugual parte. A questo punto, l'ultima fase del piano prende forma. Si fanno vivi Augustus Medici e Javier Vasco (capi delle rispettive famiglie Medici e Vasco) che prendono accordi con Graves. Siccome sapevano della pericolosità di Graves, Augustus e Javier decidono che - in cambio di un trattamento di favore - l'avrebbero aiutato in una scalata di potere che l'avrebbe visto accorpare tutte le tredici famiglie in una sola; questa "macro famiglia" sarebbe stata governata da Graves in persona; una volta raggiunto il potere, Graves avrebbe ucciso sia Augustus che Javier. Fin dal 1962, il piano di Philip Graves era questo e solo, ed esclusivamente, questo. Ed è di questo che 100 Bullets parla: della sete di vendetta e potere di Philip Graves. 



E questa era la storia di 100 Bullets. Ovviamente non tutta tutta la storia, ma gli eventi che scatenano la narrazione principale della serie di Azzarello e Risso. Ora è tutto chiaro? Speriamo di si. E voi che ne pensate di questa serie? Vi è piaciuta o meno? Fatecelo sapercelo!

- Symo

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