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venerdì 12 maggio 2017

Alpha Flight di John Byrne: la recensione (Baloon Central #110)

Oggi parliamo di capolavoro sottovalutato del fumetto: L'ALPHA FLIGHT di JOHN BYRNE. Perché? Perché ne abbiamo voglia.

Dati Generali:
Testi & Disegni: John Byrne
Volume Contenente: Alpha Flight #1-28 (Vol. 1)
Anno di Pubblicazione: 1983-1984
Etichetta: Marvel Comics
Prezzo: 65,00 €

Trama:
Guardian! Sciamano! Snowbird! Aurora! Northstar! Puck! Marrina! Sasquatch! Dalle pagine di X-MEN arriva Alpha Flight nella sua prima testata omonima! Nato per il volere Dipartimento H, il gruppo di supereroi Canadesi viene chiamato a reggimene per il bene dell'umanità, combattere l'ingiustizia e le forze del male in tutto il mondo!

Il Mio Parere:
Il bello dei personaggi di Serie B, è che sono una polizia d'assicurazione garantita e collaudata. Se qualcuno di incapace ci mette mano, e partorisce cazzate, tutti s'indigneranno ma nessuno ne farà un'affare di stato, perché si parla comunque di personaggi che non hanno poi sta grande influenza e fan-base; se invece qualcuno di serio ci mette mano, e partorisce beltà a non finire, allora ecco che possono quasi spuntarti fuori i nuovi idoli delle masse: tutto, grazie al background di questi personaggi totalmente malleabile e sempre aperto ad interpretazioni, dove il team artistico coinvolto si permette di osare senza pietà (ma comunque nel rispetto della precedente tradizione). Il supergruppo canadese di Alpha Flight rientra nella seconda categoria dove, negli anni '80, vengono messi sotto l'ala protettiva di John Byrne: scrittore e disegnatore che, non dico fosse l'icona di quella decade (troppo esagerato dirlo), però si può dire che sia stato uno dei suoi più amati protagonisti ed esponenti.


Sotto l'attenta sceneggiatura di gente come Chris Claremont e Roger Stern, Byrne ha potuto distinguersi rispettivamente sulle pagine di Uncanny X-Men e Captain America contribuendo in maniera decisiva a scriverne un pezzo di mythos; ma non si fermerà qua, dato che metterà mano (pure in veste di scrittore) anche ai Fantastici Quattro, ai Vendicatori Della Costa Ovest, a Superman e a Namor, contribuendo anche per questi personaggi nel raccontare qualcosa che varrà la pena ricordare in futuro; non farà nessuna eccezione anche la sua Alpha Flight, che prenderà, plasmerà, ci creerà attorno una mitologia, un passato, rinarrerà le origini in maniera moderna e li trasformerà nei sul suo mash-up Vendicatori/X-Men. Se dovessi descrivere la sua gestione in una sola frase, questa sarebbe: "quanto di più supereroico e innovativo in circolazione"; nonché John racconti qualcosa di nuovo a livello di tematiche, è solo che il loro status di personaggi di nicchia, conferisce a queste tematiche già trattate in precedenza nuovo slancio e smalto, proprio perché viste da una luce inedita al grande pubblico, facendo del tutto come se venisse detto per la prima volta in assoluto nel mondo dei comics.


Il termine innovazione serve per descriverne il disegno, dove Byrne si diverte un sacco a sperimentare nuove inquadrature e nuove soluzione grafiche davvero accattivanti. Osservate, per esempio, questa tavola soprastante, che mostra una lotta combattuta in mezzo ad una terribile bufera di neve. Byrne stesso si chiede "se è così terribile tanto da non far vedere nulla, perché non farla vedere del tutto?". Ed è, infatti, quello che fa. Per il resto, beh, i primi 28 numeri di Alpha Flight sono scritti seguendo la tradizione del fumetto corale del supereroe, con personaggi carismatici unici, villain terribili e cattivissimi, trame, sotto trame e spiazzanti colpi di scena inaspettati che ribalteranno ogni aspettativa; non si risparmierà infatti di dare importanza a personaggi che, in altre mani meno sapienti, sarebbero stati solo di contorno o togliere di mezzo la figura di riferimento della serie e del gruppo, scelte narrative che ribalteranno totalmente la situazione e porteranno la storie verso lidi del tutto imprevedibili. In più, non dovete nemmeno faticare troppo a trovare le storie perché la Panini ha raccolto il tutto in un omnibus prestigioso. Una volta avreste dovuto recuperare le storie pubblicate negli anni '90 sul Capitan America della Star Comics nel ruolo di serie d'appendice, poiché a parte quella pubblicazione fornita dalla Star, nessuno mise ci mise più mano. Ma adesso la Panini per sessanta e passa carte via ha risparmiato la fatica.


Conclusioni:
Ripeto: quanto di più supereroistico in circolazione. Dovrebbe bastarvi per assicurare a questa serie i vostri soldi.

- Symo

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