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mercoledì 29 marzo 2017

Perché l'Uomo Ragno?

"Ma davvero è così importante per te?". Quante volte ho sentito farmi questa domanda appena mostrato quello che gli altri reputavano un attaccamento morboso all'Uomo Ragno. In effetti, non ho mai spiegato il perché ci tenessi così tanto, ma vediamo di rimediare. Poco ma sicuro, questo personaggio rappresenta qualcosa di molto, molto importante. Ma cosa di preciso? Quali sono i sentimenti che portano una persona ad eleggere quella cosa "sua preferita"? E fra tutti i personaggi fittizi che esistono, perché proprio l'Uomo Ragno? Spieghiamolo.


Peter Parker è una veste che, almeno una volta nella vita, abbiamo indossato tutti. E' una veste che ancora oggi molti di noi vestono, perché così sono o così appaiono alle persone. Mentre tutti gli altri personaggi possono in qualche modo essere "specifici" e rappresentare subito qualcosa di speciale per i suoi lettori, Peter Parker non è solo l'eterno ragazzo che c'è dentro di noi, ma è anche il modo in cui si affronta la vita nel tentativo di compensare alcune nostre mancanze/lacune. Tutti ci consideriamo nati sotto il segno della cosiddetta "Parker's Luck", tutti ci consideriamo un pò goffi, tutti ci consideriamo un pò simpatici e malinconici, tutti abbiamo un hobby che portiamo avanti con passione e dedizione, tutti abbiamo avuto difficoltà insormontabili da superare, tutti abbiamo subito perdite ed angherie, e tutti ci siamo risollevanti forti di quell'esperienza. Detto così potrebbe sembrare che Peter Parker sia una sorta di maschera con cui coprirsi il volto...ma in verità, è solo uno specchio identificativo: quando vi guardate nello specchio di Peter, mica salta fuori la vostra immagine, salta fuori la sua. Eppure, in quella immagini, la si sente come propria. Peter Parker è un personaggio che ne ha per tutti, perché il modo in cui si pone, è quello di un fratello maggiore che vuole spiegarti le cose con un linguaggio che solo tu puoi capire. 

Ma ovviamente, non c'è solo Peter, c'è anche l'Uomo Ragno: solo che lui, a differenza di Peter, è un lato che siamo continuamente. In fondo siamo tutti deboli, tutti fragili, tutti incompresi, tutti incapaci di resistere alla pressante e pesante mole di problematiche che la vita ci mitraglia addosso in continuazione, senza sosta, senza curarsi di eventuali danni che potremmo ricevere (e perché dovrebbe farlo?). I complimenti ci sfiorano a malapena, le critiche ci penetrano come frecce roventi; i nemici ti feriscono, gli amici ti uccidono: siamo continuamente sotto assedio da una moltitudine di offese, oltre che essere costantemente seduti davanti ad uno stormo di presunti giudici che sparano sentenze come se piovesse. L'Uomo Ragno è la nostra apparenza, un immagine che trasmette un messaggio, più e più volte traviato e reso forviante da uno e più mille fattori e valori sociali, il più delle volte, sbagliati. L'Uomo Ragno è un concentrato assoluto di valori morali (e non) importanti, che troppo spesso vengono sottovalutati, accantonati, dimenticati e svalutati in favore di qualcosa che è confezionato con un bel fiocco sgargiante...ma che dentro, non è che è vuoto: non è niente di che, che è peggio. 

Il messaggio del potere e responsabilità è fin troppo chiaro e non abbisogna di spiegazioni, ma c'è una cosa di cui l'Arrampicamuri è fiero ambasciatore e che deve andare a pari passo con i valori racchiusi nel suo iconico motto: mai arrendersi. Perché la responsabilità che deriva dal potere richiede costanza, richiede la voglia e la determinazione di portare avanti quella filosofia di vita, e se si lascia andare tutto alla deriva, si dimostra di non essere così responsabili come si credeva. Non a caso, la mia immagine preferita in assoluto del Ragno è questa:


Forse un immagine che un fan sfegatato non sceglierebbe, perché rappresenta il suo eroe in difficoltà...ma è dalle difficoltà che l'eroe mostra la sua vera fibra morale, e nonostante Peter Parker/Uomo Ragno sia gravemente ferito, non è sconfitto. E anche se lo è, non si da comunque per vinto, perché lui è uno che non molla e non lo farà mai: piuttosto la morte. 

Ecco, perché proprio l'Uomo Ragno.

- Symo

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