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mercoledì 12 ottobre 2016

Assassino Sull'Orient Express - Aghata Christie (la recensione)

Altro giro, altro classico? Altro giro, altro classico!


Trama:
L'Orient-Express, il famoso treno che congiunge Parigi con Istanbul, è costretto ad una sosta forzata, bloccato dalla neve. A bordo qualcuno ne approfitta per compiere un efferato delitto, ma, sfortunatamente per l'assassino, tra i passeggeri c'è anche il famoso investigatore belga Hercule Poirot, al quale verranno affidate le indagini.

Il mio Parere:
Se devo essere onesto, il sottoscritto che vi scrive ha letto pochi libri di Aghata Christie, ma ha letto quelli giusti e ha finito per amarla. Personalmente, anche se il mio preferito rimarrà Dieci Piccoli Indiani per la sua trama innovativa, per il modo in cui riesce a caratterizzare un personaggio con poche righe e per la rottura di certi schemi/figure tipiche di un racconto investigativo/poliziesco e scelte audaci ma che riescono comunque ad appassionare, dando vita ad un romanzo sotto certi aspetti visionario. Obiettivamente, invece, non si può di certo negare che Assassino Sull'Orient Express è il romanzo che ha dato più visibilità e notorietà non solo alla scrittrice in se, ma anche al suo Hercule Poirot per l'incredibile genialità della soluzione del caso che non vi dirò neanche se dovessero regalarmi dodici Jennifer Garner ognuna vestita con un completino sexy diverso. Come avevo detto da qualche parte, credo che l'abilità principale della Christie sia non tanto quello di creare un colpevole insospettabile quanto quello di disseminare elementi forvianti all'interno della lettura per confondere il lettore, così, anche con tutta la buona volontà di chi legge nel cercare di arrivare all'identità dell'assassino ancor prima del finale, gli viene preclusa a causa di una serie di elementi contraddittori che solo alla fine verranno spiegati. Per un libro del 1934, lo stile narrativo così scorrevole ma pieno zeppo di descrizioni accurate, senso della suspense e della sintesi, ambientazioni realistiche dettagliate e personaggi (protagonisti e comprimari) mai privi di spessore o di caratterizzazione non sono invecchiati neanche un pò e fanno ancora il culo e scuola a certi altri presunti scrittori che in realtà non sanno fare un cazzo...ma lo sanno fare con stile e si aggraziano i favori di un pubblico sempre più povero di contenuto. Ma del resto, l'ha scritto Agatha Christie, e di lei ce ne è una sola...e l'abbiamo già finita. Mannaggia. 

Conclusioni:
Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Geniale, scorrevole, corto (poco più di 200 pagine), accattivante, intrigante e incredibilmente curato. Da leggere.

- Symo

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