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giovedì 1 settembre 2016

Marvel "What If...?" che poi si sono veramente realizzati - EP. 7

L'energia non si crea e non si distrugge: semplicemente, si trasforma. Questa è una delle tante leggi della fisica riguardo all'energia che, a volte, si adattano bene anche alle storia della narrativa. A volte sembra davvero che non esista una idea originale, ma solo derivazioni di modelli di trama pre-esistenti e poi cambiate dagli scrittori a seconda delle loro esigenze. A volte non è vero, ma tante volte lo è eccome: sopratutto nei fumetti. Per questo, il sottoscritto ha deciso di dare vita ad una rubrica mensile in cui verranno analizzati i vari ed ipotetici "What If...?" della Marvel che poi si sono veramente realizzati. Questo, è il settimo episodio.


Per coloro che non hanno letto il primo episodio, qualche informazione tecnica: come si parla di questi What If...? e, sopratutto, quando possiamo trovarli? Beh, prima si parla del What If...? originale e poi in quali circostanze si è realizzato. Per quando potete trovare di preciso questa nuova rubrica, sappiate che Marvel: What If...? sarà disponibile ogni primo Giovedì del mese ogni mese. Tutto chiaro? Bene, allora, si parte.



Devil riacquista la vista


Un altro dei tanti aspetti per cui la Marvel è riuscita a contraddistinguersi negli anni è per una cosa per cui la DC, ancora oggi, deficita: la capacità di prendersi in giro. La Casa Delle Idee, quasi con cadenza annuale, ha sempre sfornato qualche volume a sfondo umoristico dove gli autori si prendevano gioco delle loro stesse storie e ridicolizzavano i personaggi della Marvel con storie assurde, al limite del non-sense o della comicità demenziale forte che manco I Griffin. Nel 1982, siccome la formula del What If...? stava dando i suoi frutti, la redazione decide che il numero #34 della serie verrà usato come terreno di gioco per storie al limite della sanità mentale, storie (ovviamente non in continuità) nate cercando di sfruttare al massimo le potenzialità della testata, la cui unica regola nell'anarchia andate è: basta che la narrazione sia trapassata da una forte vena cazzona. E così è stato.

In What If...? #34 del 1982 vengono presentati circa una sessantina di storielle, alcune di più lunga durata, altre invece della lunghezza di una sola pagina oppure, addirittura, di una unica vignetta. Le tematiche sono delle più disparate e assurde, roba che solo leggendo i titoli, si può capire come gli autori non solo hanno distrutto ogni freno inibitore: ma si sono pure drogati per essere sicuri di non avere più nessun ripensamento. Per farvi capire il tenore delle storie, vi citerò alcuni titoli:

What if Silver Surfer, White Tiger, Night Rider, Iceman and Moon Knight fought Wendigo in a Snowstorm?

- What if Cyclops's energy beams came out of his ears?


- What if Odin were Peter Parker's Uncle?

- What if Aunt May became The Astonishing Ant-Aunt?

- E il mio preferito: What if The Watchers in all the realities got together and watched Watchers watching Watchers watching Watchers watching Watchers watching Watchers watching Watchers watching Watchers watching Watchers?

LSD di prima scelta, non c'è che dire. I Beatles a confronto erano dei tossici da marciapiede o da sotto i ponti. Ma detto questo, tra queste storie, c'è ovviamente quella che ci interessa: quella in cui si ipotizza cosa sarebbe successo se Devil avesse riacquistato la vista dopo aver ottenuto i suoi poteri.


Come tutte le persone dotate di un cervello funzionante, Matt Murdock si sarebbe letteralmente scagazzato addosso e sarebbe scappato a gambe levate. Da The Man Without Fear a The Man With The Right Amount Of Fear. Fine. Ma come fine, tutto qui? Eh si. Ve lo si era detto che in What If...? #34 c'erano delle storie che duravano addirittura solo una vignetta e munite di profondo senso di stupidità. Eppure, nonostante ciò, qualcuno questa storia se l'è ricordata e ha deciso di prenderla come trampolino di lancio per un intero arco narrativo.


Siamo nel 2014 e dopo quell'orripilante spreco di carta che è stato Avengers & X-Men: AXIS, il Marvel Universe si trova a dover sopportare un Iron Man completamente stronzo e più figlio della merda che mai. "Perché" dice il lettore "che cosa ha fatto di diverso negli ultimi cinquant'anni?". Giusta osservazione. Il punto è che qui diventa ancora più insopportabile del solito e, complice del lavaggio del cervello ad opera del Teschio Rosso (ora munito dei poteri di Charles Xavier), inverte la "polarità" di Tony Stark: se prima era un buono con una punta di stronzo, adesso è uno stronzo con una punta di stronzissima infamia. Insomma, da buono quasi incline all'anti-eroe per tutte le minchiate fatte in passato, diventa un vero e proprio villain: un Dottor Destino con la battuta pronta. Fattore che caratterizzerà il primo arco della sua nuova serie (Superior Iron Man) sarà il trasferimento da New York a San Francisco con l'intento di farla diventare una sorta di "Iron Man City". Il problema per Tony Sterko, è che in quella città si è giusto giusto appena trasferito Devil, personaggio che ne sa qualcosa sul comportarsi da villain e vuol impedire al fetente di stagno di realizzare il suo intento. Ma per quanto merdaccia, Iron Man non è di certo l'ultimo arrivato ed ha un piano in serbo per mettere in difficoltà il nostro Cornetto.


Su Superior Iron Man #2, Sterko sparaflasshia Devil e gli ridona temporaneamente la vista. Temporaneamente, perché da industriale fetente qual'è, se Matt Murdock vuole provare l'ebrezza perpetua della vista, non solo deve pagare l'app di Extremis ma anche schierarsi dalla sua parte. Ovviamente il Diavolo Custode non cede ma, nel breve tempo libero dalla cecità, Matt ha il piacere di vedere com'è...beh, vedere. Anche se ufficialmente la vista gli ritorna per poco nel #2, è su Superior Iron Man #3 che ne vengono approfonditi gli effetti, narrati tra l'altro con un escamotage davvero di classe: il numero è infatti raccontato attraverso la tecnica del P.O.V. e, per aumentare l'immedesimazione in Daredevil, il lettore vede attraverso gli occhi del diavolo scarlatto di Hell's Kitchen. Davvero tanta roba.


Ovviamente, il motivo per cui questo cambiamento non è durato a lungo è dovuto a: 1) Il fatto che sia avvenuto su una testata che non fosse quella di Devil; 2) Matt Murdock è speciale proprio perché non vede e, come sottolineò Frank Miller in una intervista del 2003, è un personaggio affascinante poiché famoso per quello che non sa fare. Se gli ridai la vista, che tratto distintivo gli rimane altrettanto potente come uno zio morto o un siero del supersoldato?

- Symo

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