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giovedì 4 agosto 2016

Marvel "What If...?" che poi si sono veramente realizzati - EP. 6

L'energia non si crea e non si distrugge: semplicemente, si trasforma. Questa è una delle tante leggi della fisica riguardo all'energia che, a volte, si adattano bene anche alle storia della narrativa. A volte sembra davvero che non esista una idea originale, ma solo derivazioni di modelli di trama pre-esistenti e poi cambiate dagli scrittori a seconda delle loro esigenze. A volte non è vero, ma tante volte lo è eccome: sopratutto nei fumetti. Per questo, il sottoscritto ha deciso di dare vita ad una rubrica mensile in cui verranno analizzati i vari ed ipotetici "What If...?" della Marvel che poi si sono veramente realizzati. Questo, è il sesto episodio.


Per coloro che non hanno letto il primo episodio, qualche informazione tecnica: come si parla di questi What If...? e, sopratutto, quando possiamo trovarli? Beh, prima si parla del What If...? originale e poi in quali circostanze si è realizzato. Per quando potete trovare di preciso questa nuova rubrica, sappiate che Marvel: What If...? sarà disponibile ogni primo Giovedì del mese ogni mese. Tutto chiaro? Bene, allora, si parte.



Wolverine diventa un Cavaliere di Apocalisse


Questa volta ci troviamo davanti ad un numero particolare, non solo perché non è introdotto dal solito spiegone dell'Osservatore ma da una semplice riassunto ad opera dello sceneggiatore, ma anche perché il numero in questione (What If...? #111 del 1998) fa parte della seconda era della testata. Dovete sapere che, specialmente e sopratutto nel mercato del fumetto USA, a volte le testate vengono chiuse e poi rilanciate con una nuova strategia editoriale per accaparrarsi nuovi lettori facendo ripartire la numerazione dal numero #1. Come fare quindi a distinguere il numero #1 della prima serie da numero #1 della seconda? A fianco al titolo della testata, al numero e all'anno, viene messa la dicitura "Vol." che appunto certifica di quale serie si sta parlando. Il Vol. 1 di What If...? va dal 1971 al 1984 per una durata di 47 numeri; mentre il Vol. 2 dal 1989 al 1998 e per una durata di 114 numeri. Nel numero #111 di questa seconda e più longeva gestione, ci si immagina Wolverine come cattivone.

Prima ancora che diventare un Cavaliere di Apocalisse diventasse una moda o comunque una di quelle cose che ti tocca (tipo il 730) se sei un personaggio legato al mondo degli X-Men, quando la Marvel stava a cavallo degli anni '90/2000, prendere un personaggio big e farlo diventare un seguace di En Sabah Nur era ancora un colpo di scena: o comunque, qualcosa che non si vedeva tutti i giorni. Dopo Angelo, prossimo personaggio conosciuto a diventare un suo galoppino è appunto Wolverine. La Marvel pianifica bene questa trasformazione e, anzi: tutta la cosa del suo reclutamento da parte di Apocalisse e suoi seguaci guidati da Genisis (figlio di Cable) è al centro della storia conosciuta come The Dying Game, storyline che avrebbe dovuto giustificare un cambiamento nella caratterizzazione di Logan e portarlo a quella cagata del Wolverine Bestiale. Ovviamente Genesis fallisce, ma la Marvel utilizza il finale di The Dying Game come punto di partenza per chiedersi: cosa sarebbe successo se Wolverine fosse diventato un Cavaliere di Apocalisse?


Dopo il sopracitato riassunto dello sceneggiatore, tramite l'uso di flashback raccontati mezzo di personaggi secondari inventati per la storia, What If...? #111 ci descrive gli eventi che si susseguirono alla trasformazione di Wolverine in Cavaliere di Apocalisse. Divenne l'avatar della Guerra e scatenò il suo profondo istinto omicida e le sue sopraffine abilità da killer per dare battaglia a tutti gli X-Men. Dopo averli uccisi tutti, estese il suo impeto sanguinario anche a tutti gli altri eroi e criminali (Apocalisse compreso) della Marvel, fino a massacrarli tutti contribuendo praticamente all'estinzione di ogni super-essere sul pianeta. Dopo aver dilaniato ogni super-tizio della Marvel, il potere di Guerra e la sua furia omicida si estingue, dato che i motivi per scatenare una qualsiasi tipo di conflitto si erano praticamente esauriti. Assediato dai sensi di colpa, Logan ripudia Wolverine e diventa un monaco conosciuto col nome di Fratello Xavier.

Siccome l'energia non si distrugge ma trasla solamente, gli eventi che abbiamo visto si sono avverati per la maggior parte. Con, ovviamente, qualche cambiamento.


Dopo il fallimento di Genesis, Apocalisse ci riprova personalmente e riesce a plagiare Wolverine nel suo Cavaliere della Morte; e qui, la prima e unica differenza: nel What If...? era Guerra, qui Morte. Le informazioni sui perché e per come Logan è diventato malvagio arriveranno successivamente e snocciolate su più x-testate. Su Astonishing X-Men #1 del 1999 compare un nuovo Cavaliere della Morte, vestito tipo Gilgamesh di Final Fantasy VIII e armato di spadone che si scontra e mette spesso in scacco gli X-Men: così in scacco, da riuscire a uccidere anche Logan. Questo nuovo Morte fa parte di una seconda incarnazione dei Cavalieri di Apocalisse al centro della storyline The Twelve, trattata come lo scontro finale tra gli Uomini X ed En Sabah Nur. Ovviamente è tutto un barbatrucco orchestrato da Apocalisse per far soffrire gli X-Men.


Su X-Men #95 del 1999 si scopre che Morte è Wolverine dove, dopo un combattimento contro gli X-Men, il gruppo scopre la sua identità. Su Wolverine #145 del 1999, si scopre invece come lo è diventato. Il titolo è riuscito a conquistarlo dopo che Apocalisse ha rapito sia lui che Sabretooth e li ha fatto combattere l'uno contro l'altro; Logan ne è uscito vincitore (nulla di nuovo) ed è stato trasformato in Morte. Il cadavere era di uno Skrull trasformato da Apocalisse perennemente in Wolverine per depistare i suoi compagni di squadra. A trasformazione avvenuta, Apocalisse dona a Logan una spada per evitare che usi i suoi artigli e faccia scoprire prima del tempo la sua identità: ma per non farsi mancare nulla, ridona al mutante l'adamantio un tempo fuso alle sue ossa, strappatogli da Magneto anni prima in Fatal Attractions.

- Symo

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