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mercoledì 13 luglio 2016

Postal 2 (la non-recensione)

Cosa c'è di diverso, fra queste recensioni e tutte quelle fatte finora? Che questa sembra una di quelle ma invece non lo è: perché si parla di videogiochi, argomento su cui non mi sono mai professato esperto, ma semplice amatore dilettante. Oggi, non-recensione del politicamentissimamente scorrettissimo Postal.



Dati Generali
Sviluppatore: Running With Scissors
Pubblicato da: Whiptail Interactive
Data di Rilascio: 13 Aprile 2003
Genere: Sparatutto in Prima Persona
Tema: Demenziale/Dissacrante/Satirico
Piattaforme: Microsoft Windows, Mac OS, Linux

Trama:
Il protagonista del gioco è il controverso Postal Dude, un tizio qualunque che (ogni giorno, per una settimana) deve portare a termine una serie di mansioni apparentemente innocue, come: riportare un libro in biblioteca, comprare il latte, consegnare cose. Il problema è che, il più delle volte, queste innocenti commissioni si trasformeranno in violentissimi scenari al limite dell'assurdo che coinvolgeranno Postal Dude nel marasma più totale. Il protagonista dovrò uscire da queste situazioni facendosi strada e mietendo un infinitesimo di cadaveri grazie ad una variegata gamma di armi. 

Il mio Non-Parere:
La copertina tradisce e sembra uno di quei giochi tarocchissimi che trovate nella cesta dei giochi a 2,00 € del Carrefour. La trama poi (che si svolge in una settimana) non sembra particolarmente macchinosa o densa di profondità narrativa e risvolti filosofici...e infatti non è quel tipo di trama, anche se Postal 2 è stato definito da molti un thriller psicologico. Stronzata più grande non poteva esser mai detta. Il motivo per cui questo gioco si ama a prescindere (ma per cui si può anche odiare a prescindere) è il fatto che il videogame di quelli della Running With Scissors è una sorta di GTA senza filtro, un GTA senza freni, estremamente denso violenza in scene/linguaggio/contenuto, politicamente scorretto e chi più ne ha, più ne metta. Benché ci sia una trama, il grosso la fa tutta la giocabilità: in prima persona, con una vastità di territorio enorme, molta popolazione e una vastità di armi impressionante che fa dalla pistola al lanciarazzi, dalla mazza da baseball alla tanica di benzina. Il protagonista ha poi la possibilità di intrufolarsi proprio dappertutto, senza problemi, e fare praticamente ciò che vuole: il vostro obiettivo è consegnare una lettera? O potete fare la fila, oppure potete uccidere tutti quelli davanti a voi e arrivare per prima...e pure pisciare sopra il cadavere


(no, sul serio, si può pisciare in giro). Occhio però alla reazione della gente, visto che girano tutti armati pesantemente.

Quello che ha reso famoso questo gioco è proprio questo: l'essere un videogame che presenta una violenza totalmente fine a se stessa, una violenza usata solo per divertire mentre il giocatore mutila gente. Postal 2, proprio per questa sua particolarità, ha spaccato i videogicatori in due: chi lo ama per questo e chi lo odia. Io sono tra quelli che lo apprezzano proprio perché non è un gioco impegnativo e improntato su meccaniche all'acqua di rose fatte solo ed esclusivamente per divertire, per staccare la testa giusto quel cinque minuti prima di riprendere qualcosa di impegnativo. Certo, se dovessi scegliere tra questo e una trama coinvolgente, meglio la trama coinvolgente: ma a volte lanciarsi nell'ignoranza più totale è anche terapeutico.

Conclusioni:
Postal 2 deve essere preso per quello che è: un gioco ignorante che offre divertimento ignorante e non vuole essere nulla di più. Un gioco ignorante per un divertimento ignorante e fatto principalmente per staccarsi da trame impegnate e giornate pesanti. Se ci giocate dopo una giornata stressante, fidatevi, Postal 2 diventerà presto uno dei vostri giochi preferiti quando vi verrà la voglia di sfogare tutte le vostre frustrazioni.

- Symo

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