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giovedì 14 aprile 2016

I Supereroi Uccidono - N° 9: Mimo (Baloon Central #58)

Dopo un criptico e oscuro prologo, dove spiegavamo di cosa si sarebbe occupato l'iniziativa in questione, Venerdì 22 Gennaio 2016 iniziava I Supereroi Uccidono...e tutt'ora continua! Classifica in venti parti dove andremo a conoscere e a discutere del momento in cui i supereroi hanno scazzato, dove i supers hanno infranto la regola che non dovrebbero mai infrangere: uccidere qualcuno. Detto questo, se avete domande e curiosità, vi si invita rileggervi (o a leggere, se arrivate solo ora su queste coordinate) il prologo della classifica, perché noi adesso si parte con il nono classificato: Mimo!


I segnali di stile si vedono sempre, perché la moglie di Marko Djurdjevic (Jelena Kevic Djurdjevic) non poteva che disegnare tanto bene quanto il marito: indubbiamente, questa coppia di illustratori sono stati i migliori copertinisti dei comics degli ultimi dieci anni. Ma detto questo, andiamo avanti. Come diciamo ormai da un pò (ma lo ripetiamo sempre per i nuovi arrivati) la classifica andrà a ritroso e partirà dall'ultimo, fino ad arrivare al primo.Questo perchè? Beh, se cominciassi dal primo: 1) Che classifica sarebbe? 2) Dove sta la suspance? 3) E' come se mi chiedeste di parlare di un film e io la prima cosa che vi dico, anziché la trama, è il finale. Detto questo, un pò di info generali su chi l'arciere della Marvel ha fatto fuori, dove, come e quando (ATTENZIONE! Possibili spoiler a seguire).


Vittima/e: Phantom Rider (Lincoln Slade)
Avvenuta su: West Coast Avengers #23 (Marvel Comics, 1987)
Testi & Disegni: Steve Englehart (testi), Al Milgrom (disegni)
La Storia Finora: 
Kang, conquistatore interspaziale e viaggiatore del tempo, decide di rompere le balle ai Vendicatori Della Costa Ovest, avendole prese troppo dalla formazione della Costa Est. Questa volta, tornato ai tempi del Vecchio West per cambiare la storia, i West Coast Avengers lo seguono per fermalo; riuscendoci, nel tornare a casa, si accorgono che hanno perso un pezzo: Mimo. Barbara Morse, all'epoca moglie di Occhio Di Falco, viene rapita dal supereroe del periodo storico appena visitato (Phantom Rider) perché questi s'innamorò tipo in cifro della biondina; l'amore viene ricambiato da Bobbi solo perché alla donna viene fatto bere con la forza un intruglio magico che le fa dimenticare tutta la sua vita da supereroina e cadere fra le braccia di Lincoln Slade, concedendosi a Phantom Rider nello spirito...e nel corpo. Il lavaggio del cervello si spezzerà solo quando Clint Barton tornerà indietro nel tempo per riprendersi la mogliera e, alla vista del suo adorato arciere, Barbara Morse tornerà in sé incazzata come una iena perchè (anche se in una maniera un pò contorta) quello compiuto da Slade è, a tutti gli effetti, uno stupro.


Rivestiti i panni di Mimo, Bobbi rintraccia Rider in fuga e i due finiscono per combattere su una rupe; quando però questi scivola...


...Mimo lo lascia cadere apposta, decidendo deliberatamente di non salvarlo, causando la sua morte e guardandolo morire. 

Perchè l'ho scelta?:
Per un bel pò di motivi: 1) E' una morte altamente spettacolare; 2) E' il primo “omicidio” (poi spieghiamo perché quella parola è messa tra virgolette) di una supereroina compiuto volontariamente, che rapita e violentata, decide di vendicarsi nel peggiore dei modi; 3) Qui si approfondisce con una veste supereroica una questione che mi sta molto a cuore, una questione per cui mi batto seriamente: la violenza sulle donne, una delle cose più disgustose che esistano in questo mondo. 

Dove sta il trauma?:
Questo numero non solo segna la storia degli eroi femminili, che passano da donzelle incapaci e sempre in attesa dell'eroe, a figure forti capaci di gestire i propri problemi e di saper saldare i conti da sole, ma anche (e sopratutto) alla nascita di una nuova modalità di omicidio. Il trauma sta sopratutto nel fatto che Mimo non uccide Lincoln “fisicamente”: lo lascia cadere apposta da un dirupo, perché Barbara Morse trova il cavillo nella filosofia "non uccidere" dei supereroi. “Non posso ucciderti ma non sono costretto a salvarti”, è questo a cui si appiglia la ex-moglie di Occhio Di Falco per attuare la sua vendetta, senza però compromettere il suo operato da ore, facendo letteralmente il frocio col culo degli altri. 


Christopher Nolan non s'è inventato un cazzo. 
Mai, come in questo caso, quella frase di Bud Spencer s'è fatta più vera: Non c'è cattivo più cattivo, di un buono che diventa cattivo.


E questa, cari Teleguardoni, era il terzo post dell'iniziativa I Supereroi Uccidono, non che 9° posizione in cui si è posizionata Mimo. Siete d'accordo con quanto scritto? Avreste scelto diversamente? Fatecelo sapercelo e, mi raccomando, non perdetevi il post di domani, che si continua Top 10! Si avvicina la fine della classifica!

- Symo

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