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martedì 12 aprile 2016

FBI: Protezione Testimoni - la recensione (Pick A Card-Cer #63)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di FBI: PROTEZIONE TESTIMONI.

Trama:
Nicholas "Oz" Oseransky è un dentista un pò impacciato e timido che vive la classica situazione da incubo degli sposati: una moglie insopportabile e despota dalla quale non vede l'ora di divorziare. La sua vita cambia quando arriva il suo nuovo vicino: Jimmy "Tulipano" Tudeski, un killer professionista con una lunga lista di omicidi al suo attivo. Entrambi sono in pericolo di vita, perché qualcuno sta cercando di ucciderli.

Il mio Parere:
Mah. Sarà che, visti i nomi con cui il film si presenta e il titolo Italiano che gli hanno affibbiato, mi aspettavo chissà quale pellicola...e invece ci si trova davanti alla classica action/comedy poco action, molto comedy e tropo Americanata anni '90 (battute sarcastiche penose annesse). Il lungometraggio cerca di essere e presentarsi come qualcosa per tutti, come l'ideale per tirarsi su quando si è depressi, però al sottoscritto ha causato l'effetto contrario. Con un cast del genere bisognava come minimo tirar giù il cinema e presentare l'Avengers formato attori di Hollywood che si riunivano per costruire un thriller/action con musiche noir d'eccezione...e invece, che viene fuori? Che ci troviamo nello spin-off di Friends mashuppato con il Die Hard dell'Asylum: Matthew Perry si comporta esattamente come il suo Chandler Bing cambiando solo nome, Bruce Willis fa Bruce Willis e il compiatissimo Michael Clarke Duncan fa il classico nigga che fabbrutto. Per il resto, è meglio sorvolare. Si certo, qualche momento divertente esiste, ci sono pure dei morti e delle scene di violenza...ma sono tutti edulcorati e messì li sono per far partire nuove risa. Nella seconda parte, poi, il lungometraggio diventa pieno di momenti morti e il finale si trascina faticosamente alla fine. 

Conclusioni:
Commediola tra le tante che non si farà dimenticare facilmente per quanto è insulsa. Di sicuro, per il modo in cui finisce, qualcuno griderà al lieto fine...e avrà pure ragione, poichè il film è finisco e non bisogna più sorbirsi un minuto di questo Friends/Die Hard crossover.


- Symo

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