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lunedì 28 marzo 2016

All-New Ultimates (la recensione)

Oggi, parliamo di una serie a fumetti da cui dovete prendere larghe distanze. Oggi, vi diamo parecchi motivi per stare alla larga da ALL-NEW ULTIMATES.


Dati Generali:
Testi: Michel Fiffe
Disegni: Amilcar Pinna & Giannis Milonogiannis
Anno di Pubblicazione: 2014
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: All-New Ultimates #1-#12
Prezzo: 5,30 € (cad.)

Trama:
Il sacrificio di Capitan America e Thor perpetrato per salvare l'Ultimate Universe dall'incursione del Galactus dell'Universo Marvel 616 approdato per una anomalia spaziotemporale, ha messo in ginocchio gli Ultimates, i quali sono stati smantellati da Iron Man. La loro eredità è però raccolta da i giovani eroi che hanno fatto la differenza durante il conflitto. Jessica Drew: la nuova Vedova Nera; Miles Morales: il nuovo Uomo Ragno; Kitty Pryde; Cloak & Dagger; Bombshell. Questi sono I Nuovissimi Ultimates!

Il mio Parere:
Apriamo la recensione facendo una piccola digressione sulla cattiveria. Molte persone hanno un rapporto estremamente conflittuale con questa parte dell'essere umano che tutti abbiamo. C'è chi la rifiuta, escludendosi da una determinata cerchia che addita e nascondendosi dietro la maschera/frase fatta che recita: "le persone sono cattive". Poi ci sono quelli che sono consapevoli di avere della dose di cattiveria nel loro corpo e che non la vedono come una cosa negativa, ma semplicemente, come un'arma da usare in certe situazioni. Ecco, in questa recensione sarò cattivo, perché è la linea di condotta giusta da adottare per recensire questa serie giustamente cancellata dopo dodici numeri.


Il difetto principale dell'intera testata All-New Ultimates, è che la storia non è mai veramente partita, perché nessuno ha mai avuto veramente voglia di farla partire. Quindi ogni evento, ogni decisione, ogni discorso e ogni caratterizzazione non è stata portata avanti con la convinzione sperata, nonostante certe idee di fondo non erano malvagie, sopratutto per un gruppo come gli Ultimates: team sempre abituato a combattere minacce di enorme e ampia gittata. Qui il genere e le trame che affrontano questi New Warriors dell'idroscalo sono molto più urbane e metropolitane con massicce dosi di teen drama, in quanto i protagonisti sono perlopiù teenagers: un The Warriors che incontra The Breakfast Club...ma solo sulla carta. Come si diceva, si nota che c'è stata una certa raccolta di idee, ma nessunissima voglia di farla diventare una trama concreta e che portasse veramente a qualcosa, andando semplicemente a braccio. Anzi, peggio! Sembra quasi che lo sceneggiatore spari a caso quello che afferma, sperando poi nella approvazione del pubblico e che questo lo veda come una particolare visione indie dei personaggi. E invece, pensa un pò, non c'è nessuna giustificazione: quello che Michel Fiffe ha scritto fa proprio schifo. E' un pò come se Fiffe avesse cercato e trovato gli ingredianti per fare una torta, ma poi gli abbia lasciati li dove stavano, oppure buttati tutti dentro nel forno senza assemblarsi seguendo la ricetta. Risultato? Schifio. I disegni poi, MIODDIO.


I disegni sono la cosa peggiore di tutta la serie. Mentre Amilcar Pinna ha veramente questo piglio molto indie e parecchio underground (che apprezzo comunque poco) Giannis Milonogiannis disegna invece proprio di merda. Definire le sue tavole approssimative è un complimento, dato che in certe tavole (come potete vedere sopra) non ha pure la voglia di fare le ragnatele al costume di Miles Morales, lasciando la tuta così, incompleta. Rob Liefeld è uno di quei disegnatori estremamente trash e dallo stile veramente brutto, ma almeno lui le sue tavole cercava di finirle nella sua completezza: Milonogiannis manco quello. La cosa poi rende ancora più brutti i disegni, sono i colori, fin troppo saturi e fin troppo accostati ad altri colori sgargianti  e fosforescenti, cose che quindi creano atmosfere che di solito regnano nella fotografia tipica dei porno. Per risparmiarvi del dolore, le due tavole che vedete sono quelle con l'atmosfera più fredda.

Conclusioni:
C'erano tutti gli elementi per costruire un buona serie corale dai toni teen drama lontana dalle tipiche trame da "minaccia globale" e "intrighi governativi" che ha contraddistinto le storie degli Ultimates finora, ma a quanto pare qualcuno non c'ha mai avuto veramente voglia di mettersi d'impegno. Uno può mentirsi quanto vuole, ma la verità (la triste verità) è questa. Unica nota positiva di tutta la serie: le copertine di David Nakayama, ma niente di più.

- Symo

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