Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

venerdì 6 novembre 2015

X-Men - Giorni Di Un Futuro Passato: la recensione (Baloon Cental #25)

Riesumiamo la recensione di X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato? E perché no!


As usual, come sempre, un pò di trama:

Il mondo intero è dilaniato da una guerra senza tempo, senza quartiere e senza esclusione di colpi, una guerra che ha portato umani e mutanti ad essere entrambi schiavi e prigionieri del Programma Sentinelle: un programma governativo ideato cinquant'anni prima dallo scienziato Bolivar Trask. Quando quest'ultimo fu ucciso dalla mutante rivoluzionaria Mystica nel tentativo di fermare il progetto, il governo USA si convincerà invece dell'estrema utilità e necessità dell'iniziativa, affinché episodi del genere non si verifichino mai più; inizialmente, il Programma Sentinelle prevedeva l'uso di giganteschi robot da combattimento programmati per la caccia e l'arresto dei mutanti...ma le Sentinelle poi, grazie a cinquant'anni di sperimentazioni e migliorie, riusciranno a trascendere la loro programmazione originaria e decideranno da sole di dare la caccia anche agli umani portatori del gene x, il cromosoma mutante che da vita ai loro poteri, così da prevenire la nascita di nuovi mutanti ed eliminando il problema alla radice. Gli X-Men e i loro nemici, uniti sotto lo stesso tetto contro un nemico comune, sono l'ultima speranza del mondo...una speranza ormai messa all'angolo e prossima alla sconfitta; non sapendo cosa fare, Charles Xavier e Magneto decidono di comune accordo di giocare un'ultima estrema carta: mandare la coscienza di Wolverine indietro nel tempo, all'epoca della progettazione delle originali Sentinelle e far sì che si stabilisca nel corpo della sua versione più giovane, al fine di prevenire il disastro e dare modo a questo oscuro futuro di non avere mai luogo.

E questa era la corposa trama. Però, prima di cominciare elencando i vari i Pro, i Contro e i Così Così del film, partiamo con una bella e chiara premessa. Prima di tutto, il fatto che il film contenga la componente "viaggio nel tempo" potrebbe far gridare al ggiàvvisto i fan dei più famosi film che hanno trattato questa tematica: Ritorno Al Futuro e Terminator; oh voi che non sapete, sappiate che l'originale storia a fumetti di "Giorni Di Un Futuro Passato" arriva con largo anticipo prima delle due opere: nel 1981, e per amore di precisione, le due pellicole citate invece approdano in sala rispettivamente nel 1985 e nel 1984. Secondo: questo era un film molto difficile da fare e, a livello di portata, si presenta in tutto e per tutto come l'Avengers dei mutanti. Sappiamo tutti la storia dietro il film dei Vendicatori: la Marvel voleva farlo già nel 2008, ma essendoci nella formazione principale personaggi con un seguito personale alle spalle (come Capitan America, Iron Man e Thor), la Casa Delle Idee ha dovuto giocarsela con un lungo prologo che circum navigava tutte le origini dei singoli personaggi principali attraverso personali film stand-alone, così da poterli presentare in Avengers in tutto il loro splendore senza dover spiegare una ceppa e senza rispondere alla domanda "Chiddiavolo sono quelli?".

Ma anche li, anche con tutto il pre-Avengers, non si riusciva comunque a scappare alla principale problematica: benchè la notizia fosse figa, c'era il pericolo che Avengers potesse diventare un "Iron Man+altri tizi in costume meno importanti" oppure che potesse diventare un marasma di personaggi ingestibili. La sfida di X-Men, a sto giro, non solo presentava anche questa problematica, ma anche altre questioni che rendevano il tutto una sfida ancora più grande del film sui Vendicatori, dato che gli ostacoli da superare erano principalmente due: 1) Ripristinare il franchise e cercare di unire quello nuovo con la vecchia trilogia e i vabbèmovies di Wolverine, unendo le trame e presentarla come un unica grande saga spezzettata in più capitoli e ambientata in più epoche storiche; 2) Curare le continuità, che aveva più buchi lei di un povero sfigato che passa in mezzo ad un regolamento di conti tra bande nigga-gangsta o più buchi della macchina di Bonnie e Clyde. Erano obiettivi non semplici da raggiungere, di fatti, quasi nessuno ha preteso da Bryan Singer la perfezione, si è preteso giusto quel minimo indispensabile per far sembrare gli X-Men quello che sono sembrati in cinquant'anni di storie, e non semplici clonazzi in movimento. C'è riuscito il regista de I Soliti Sospetti? Eccome se ce l'ha fatta! Ma vediamo meglio il film nel dettaglio evidenziando tutti i Pro, i Contro e i Così Così di X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato.


Pro:
- Insuperabili X-Men: "Applaudiamo questo eroi, ardimentosi e in gamba come noi, (Mutanti X-Men), come noi (Mutanti X-Men)" ok la pianto. Sventata la principale paura di tutti gli spettatori fan e non del fumetto originale, quella che vedeva il verificarsi dello scenario chiamato "Wolverine: Giorni Di Un Futuro Passato"; vista la gigantesca fama di cui gode il personaggio, era tangibile la paura che il film si trasformasse in un proto-terzo capitolo solista di Logan, dove ospiti c'erano i suoi amichetti mutanti sullo sfondo. La cosa però è stata felicemente sventata e quello che lo spettatore si trova davanti non è un film sugli X-Men, ma un film su Gli X-Men, che non viene presentato come un team di Wolverine ma un team dove c'è anche e non solo Wolverine. Questo nuovo film sui Figli Dell'Atomo riesce nella miracolata impresa già compiuta da Avengers: presentare un sacco di personaggi noti, dargli il giusto spazio e renderli protagonisti di scene memorabili...e sapete cosa? Ce la fa. Nonostante l'enorme quantità di personaggi presenti, ognuno ha il suo spazio ed è aperto a prospettive future; è anche vero che alcun di loro non sono molto approfonditi psicologicamente, ma per quel poco che compaiono fanno la loro porca figura e si ritagliano il momento per cui verranno ricordati, funzionando molto bene nel contesto. Qualcuno di questa cosa potrebbe lamentarsi. Potrebbe lamentarsi di certi personaggi senza un nome dichiarato/ribadito che azzeccano grandi scene (tipo quella di Havok nel campo militare)...ma allora, sempre citando Avengers, dovrebbe lamentarsi anche di personaggi come Maria Hill; il personaggio viene presentato in cinque minuti, nessuno sa dove salta fuori e qual'è veramente la sua funzione all'interno dello S.H.I.E.L.D., eppure nessuno si lamenta: perchè con gli X-Men dovrebbe essere diverso? (Vedete allora che siete razzisti?). Altra cosa ultra-soddisfacente, è che i personaggi funzionano come una vera squadra, usando i loro poteri a volte in coppia e in maniera addirittura costruttiva, oppure in maniera strategica al fine di fronteggiare e vincere più avversari...proprio come nel fumetto. Inoltre, con la scusa delle due linee temporali, la pellicola ha modo di mostrare entrambi gli aspetti del team: disfunzionali ma uniti (ora mi spiego). Molti dei membri degli X-Men, tra di loro, hanno dei trascorsi e lo si vede con la linea temporale del '73: non sono molto organizzati, sono motivati ma non hanno un gran piano e poche idee su come realizzarlo, e a volte si lasciano pure sopraffare dalle loro sofferenze in missione; d'altro canto, superate le questioni personali, si dimostrano una grande squadra capace di fronteggiare anche nemici più forti di loro grazie ad una splendida coesione.

- Grande Interpretazione Generale: Ovviamente ci sono dei personaggi che, di sicuro, spiccano più di altri...ma qui è innegabile che c'è stata una interpretazione generale magistralmente riuscita da tutti. Come scritto sopra, non solo ognuno ha il suo spazio, ma gli attori scelti erano proprio sul pezzo (come dicono i giovini); sono attori che hanno capito il personaggio e l'hanno portato avanti come maturazione e con una straordinaria confidenza con le caratteristiche che rendono, che so, un Magneto quel Magneto del fumetto. Tralasciando Hugh Jackman (che ormai è una conferma), sono grandi James McAvoy e Michael Fassbender nel ruolo di giovani Magneto e Xavier, ruolo che hanno saputo usare meglio in questa film, così come sono grandi Patrick Stewart (old Xavier), Ian McKellen (old Magneto), Ellen Page (Kitty Pryde) Shawn Ashmore (Uomo Ghiaccio, che diventa interamente di ghiaccio), Omar Sy (Alfiere) Evan Peters (Quicksilver) e tutti gli altri. Non ce ne è uno che sfigura.

- Bentornato Singer: Uno dei principali problemi di alcuni capitoli vergognosi della saga Xmeniana, è stato l'abbandono ingiustificato di Bryan Singer dal timone mutante, enorme errorone che ha permesso a uomini di malaffare come Brett Ratner di dirigere quel crimine contro l'umanità di X-Men: Conflitto Finale. Da X-Men s'era capito che Singer era l'uomo giusto al momento giusto, e X-Men 2 l'aveva confermato: il regista non ha solo il talento e la capacità tecnica, ma ha anche una enorme affinità con questi personaggi, di cui ne ha capito l'essenza e riesce a riprodurla sul grande schermo in maniera cristallina. Magari anche rimodernizzandola o rendendola più plausibile per una versione cinematografica, ma senza stravolgerla o senza tradire la sua originale caratterizzazione; questo lo si capisce da come se l'è giocata con la trama che ha dovuto, insieme ad altri, riarrangiare. La trama originale prevedeva che le Sentinelle, vista la presenza di supereroi, sbarellavano perchè identificavano anche loro come minacce; qui se l'è giocata dicendo che i robot cacciano i portatori del gene x: è diverso, certo, ma comunque credibile e non tradisce per niente l'originale obiettivo. Dopo questo film, voglio far partire una petizione per far si che si occupi di tutti i film mutanti, Wolverine compreso.

- Niente Cameo di Stan Lee: Cosa buona e giusta, direi. Stan Lee ha dato un grande, grandissimo contributo alla Marvel e a tanti altri personaggi...ma non agli X-Men; ci ha fatto solo il favore di crearli, così che altri scrittori potessero farli diventare famosi. E ci stava che non ci fosse, non perchè lo odio o che, ma perchè non sono diventati personaggi famosi grazie a lui.

- Il cameo di Chris Claremont, Len Wein e molti altri: In compenso, compare il padre adottivo degli X-Men, colui che li ha veramente resi famosi: Chris Claremont, e colui che ha dato vita alla seconda genesi del gruppo e inseriti tanta bella come Colosso, Wolverine, Nightcrawler ecc: Len Wein. Addirittura vengono inquadrati più di una volta nella stessa scena, incredibile. Il loro cameo ci stava molto di più, poichè sono loro che hanno dato il via a ciò che ha reso belli questi personaggi. Inoltre, ci sono altri cameo di personaggi noti del franchise cinematografico degli X-Men che però non vi svelo per non rovinarvi la gradita sorpresa. 
- La scena dopo i titoli di coda: Per chi non avesse capito cosa dicono, i tizi ripetono la parola "En Sabah Nur". Chi o cosa è un "En Sabah Nur"? E' questa cosa qui: e ho detto tutto.

- Riutilizzo di alcune scene: Di sicuro questa è solo una mia fisima e nient'altro, ma secondo me, la bravura di un regista sta anche in queste scelte, cioè nel pensare e dire: "Ok, abbiamo del flashback da infilarci dentro, ergo, perchè non riutilizzare alcune scene che abbiamo già girato?" E Singer lo fa, invece di fare come molti registi che spendono soldi rigirando flashbacks inutili. Perchè farlo quando hai già a disposizione quello che hai fatto prima?

- Humor al punto giusto: Ultimamente, i film Marvel sono famosi per la spropositata dose di momenti ilarità che ci buttano dentro. A volte funziona, a volte no...e sopratutto quando non dovrebbe funzionare, ce li mettono lo stesso confezionando un prodotto di autentico nervosismo. A sto giro, i momenti comici sono pochi ma (fortunatamente) sceneggiatura e regia beccano il momento giusto e strappano genuine risate allo spettatore.

- La trama e l'azione: Una Signor Trama, piena di spunti brillanti e sopratutto grandi dose di dramma. Prima di parlare del resto, mi soffermo sulla enorme (e gradita) dose di dramma presente nella pellicola. Ovviamente, sappiamo tutti che i nostri begnamini riusciranno nell'impresa...eppure, ci sono dei momenti, delle scene, degli sviluppi dove lo spettatore comincia seriamente a pensare che gli X-Men potrebbero non farcela. Ci sono dei momenti di estrema difficoltà dove i nostri eroi, in entrambe le linee temporali, vengono sopraffatti e (addirittura, in una delle due linee) muoiono in maniera decisamente orribile. Lo spettatore, anche pensando che tutto questo verrà poi cancellato impedendo a Mystica di uccidere Trask, non può che accusare il colpo, rimanendo comunque abbastanza traumatizzato dalla scena. E questa è una grande cosa poichè dimostra la grande potenza narrativa della trama, che presenta una storia avvincente, priva di buchi logici, divertente e piena zeppa di azione fumettistica, funzionale, mai banale e molto scenografica (anche senza dover utilizzare effetti speciali incredibili).

- Buoni? Cattivi? No, solo Uomini: Da sottolineare che, per tutta la durata del film, non c'è una vera spaccatura tra buoni e cattivi. I personaggi che si muovono all'interno del film sono semplicemente uomini e donne che combattano per un loro personale scopo: la sopravvivenza dell'identità che gli definisce, compiendo delle scelte che (secondo loro) sono quelle giuste e che meglio si sposano alla loro causa. Il risultato, è un manipolo di uomini e donne che risultano buoni o cattivi a seconda delle ideologie personali degli spettatori.

- Addio X-Men: Conflitto Finale!: Con gli eventi di X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato, il film riesce a creare una nuova continuità tutta da scrivere...ma sopratutto, cancella quell'orribile aborto cinematografico di X-Men 3, rendendo nullo tutti i suoi avvenimenti. Dio esiste. E si chiama Bryan Singer. Non sono ancora sicuro del destino dei vabbèmovies di Wolverine, se verranno contati o saranno cancellati anch'essi, ma di sicuro il terzo della trilogia classica è stato epurato com'era giusto fare.

- Una nuova continuità tutta da scrivere: Come dicevo prima, avendo praticamente cancellato tutti gli sbagli che Brett Ratner e altri avevano fatto, ora si ha la possibilità di riscrivere tutto sotto la supervisione di una produzione molto più matura e consapevole del potenziale che ha in mano; magari anche di creare un vero e proprio sottobosco mutante proprio come nel fumetto.

- Un godzillione di riferimenti: Ci sono numerose citazioni non solo alle storie a fumetti dei protagonisti, ma anche agli anni '70. Ci sono anche dei riferimenti al destino di alcuni personaggi dei precedente franchise o dei precedenti film, dove si scopre che fine abbiano fatto e perchè non compaiono nella pellicola. Graditissimi anche certi riferimenti che lasciano intendere alcune relazioni/parentele con certi personaggi, prima fra tutti quella tra Magneto e Quicksilver; i due nei fumetti sono padre e figlio, ma condividendo i diritti del velocista con altri studi cinematografici, la pacifica soluzione degli studios è stata quella del libero utilizzo del personaggio...senza però dire che è figlio di Magneto (nel franchise di X-Men è che è un mutante (nel franchise di Avengers). 


Così Così: 
- I buchi temporali (quasi) tutti tappati: Sapevamo che sarebbe successo, ma purtroppo X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato non riesce a coprire tutti i buchi di continuità presenti nella travagliata storia del franchise. In compenso, ne copre la maggior parte e quelli che alla produzione premeva di coprire insieme alla cancellazione di alcuni eventi osceni. E' da sottolineare che non riesce a risolvere tutti gli enigmi di continuità, ma al tempo stesso è da elogiare il fatto che sia riuscito (con un solo film) a coprirne il 95% tutto.

- Bolivar Trask: Che è un peccato, visto l'attorone che lo interpretata, ma Bolivar Trask si conferma il villainuccio che è su carta. Le sue scene funzionano eh, sia chiaro, ma non è: 1) Un villain, è solo l'incarnazione della paura umana e cosa è disposta ad arrivare pur di difendersi da ciò che non conosce; 2) Non è un villain memorabile, non è quel nemico che buca lo schermo e rimane impresso nella memoria, nonostante l'indiscussa bravura di Peter Dinklage. Rimane comunque da premiare per il valore simbolico che acquisisce Bolivar Trask, ma c'è anche da dire che non fa molto per farsi ricordare.

- Seconda parte della primo tempo un pò lento: Magari è una mia impressione, ma benchè non ci siano momenti di noia nel film, nella prima parte si notano certi momenti un pò "stanchi", un pò lenti. Ma forse è solo una mia impressione.


Contro:
- Niente cameo di John Byrne: Tra i tanti camei che dovevano esserci, manca quello del disegnatore della storia originale, John Byrne appunto...che è un gran peccato, oltre che una cosa un pò da stronzi. Questa storia è tanto sua quanto lo è di Chris Claremont (l'originale sceneggiatore della storia) e non accreditarlo e non dargli la possibilità di comparire in una storia che ha contribuito pure lui a creare, beh, riconoscenza zero proprio.

- Il costume di Quicksilver: Sia chiaro, non l'attore e non come è presentato al cinema, ma proprio il costume che gli hanno messo. E' un insulto al buon costume, un cancro agli occhi. Vi prego, se deve ricomparire in altre pellicole, siete più clementi con il suo guarda roba.

- Pochi riferimenti alla storia originale: Non mi aspettavo la reverenza assoluta con tanto di genuflessione alla originale Days Of Future Past, però mi aspettavo almeno almeno una citazione alla storica copertina. Non speravo nella scena delle tombe, oppure il Wolverine vaporizzato dalla Sentinella, però qualche rimando serio alla storia originale si; certo, c'è anche da dire che il film ha dovuto prendere in prestito solo la premessa

- Traduzione, please: Magari è colpa della versione che ho visto io, ma ci sono delle conversazioni parlante in altre lingue (Francese e Vietnamita) che non sono state sottotitolate. Il che è stata una grande pecca, un difetto di non poco conto. Magari a voi che leggete non è capitato, ma a me si, e perdere parte del discorso per colpa dell'assenza dei sottotitoli è fonte di grande nervosismo.

- Alcune domande rimangono senza risposta: Ci sono degli sviluppi, o meglio, ci sono dei personaggi presentano certe caratteristiche che non dovrebbero avere/non viene spiegato come fanno ad avere. Esempio: come fà Xavier ad avere ancora il suo corpo originale dopo gli eventi di Conflitto Finale? Come fà Wolverine ad avere ancora gli altrigli di adamantio dopo Wolverine: L'Immortale? E Magneto? Sti poteri da dove li ha cagati fuori? A queste e a tante altre domande, il sottoscritto risponderà per voi in un articolo apposito.


Avvincente, ben congegnato, forse addirittura il miglior film sugli X-Men fino ad oggi; dico forse, perchè questo titolo se la gioca anche con X-Men 2. X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato è una cavalcata elettrizzante che attanaglia fino al suo ultimo fotogramma, riuscendo a presentarsi come un film che riesce a raggiungere tutti gli obiettivi che un normale lungometraggio si prefigge di raggiungere, ossia: grandi scene d'azioni, personaggi e scene memorabili, dialoghi brillanti, ironia sottile, trama coinvolgente, intricata ma anche semplice e immediata e visivamente emozionante. Inoltre, se poi ci aggiungiamo la titanica impresa di Bryan Singer (che qui riconferma la sua leadership sul sottobosco mutante) di presentarci nella stessa pellicola non solo la fine del vecchio franchise ma anche l'inizio di quello nuovo, collegando gli stessi, allora questo non può che portare sempre più consensi positivi alla pellicola. Non è un film perfetto, sia chiaro, e per quanto impegno Singer possa metterci, alcuni errori di fondo e forzature rimangono, ma non per questo bisogna lasciare che i pochi difetti che ha il lungometraggio oscurino tutto il (gran bel) resto. X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato è sicuramente un film da vedere, e dal quale anche altri registi potrebbero imparare qualcosa! 


- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...