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martedì 13 ottobre 2015

Lupin III - Tokyo Crisis, Memory Of A Blaze: la recensione (Pick A Card-Cer #16)

Come si era annunciato nel settimo episodio, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di TOKYO CRISIS: MEMORY OF A BLAZE.



Trama:
Alla vigilia dell'inaugurazione di un grande parco divertimenti di Tokyo (con annesso un museo sul periodo Edo) Lupin III vuole impossessarsi di due lastre fotografiche che potrebbero condurlo al sottosuolo nascosto della città da Tokugawa Yoshinobu, dell'epoca degli shogunati che fa apparentemente da dimora ad un tesoro; le stesse però sono ambite anche da Michael Suzuki, proprietario del complesso, a causa di misteriose motivazioni. La chiave per venire a capo di questo mistero sembra essere Maria Ishiki, una giovane reporter che sta scrivendo un'articolo su Zenigata e che (ben presto) si ritroveranno entrambi invischiati in un losco complotto.

Il mio Parere:
E' il decimo special televisivo di Lupin III, uscito sui tubi catodici giapponesi nel 1998; sui nostri, invece, arriverà con quattro anni di ritardo e sarà trasmesso su Italia Uno nel 2002. In Italia è anche conosciuto come: "Lupin III - L'Unione Fa La Forza" (come suggerisce l'immagine d'apertura). Se con La Cospirazione Dei Fuma la produzione aveva deciso di mettere in primo piano Goemon (senza dire esplicitamente che questo era praticamente il suo film) a sto giro, quelli della TMS Entertainment gridano a squarciagola e sbandierando giganteschi stendardi e ammettendo in tutte le maniere esplicite possibili che questo è in tutto e per tutto un film animato sull'Ispettore Koichi Zenigata; un film, dove ogni tanto Lupin e soci hanno i loro time to shine, seppur ridotti anoressicamente all'osso. Come tutte le opere che vengono adattate da un media all'altro, anche i personaggi/trame/elementi noti del Lupinverso non sono stati esenti ad una riscrittura (a volte fin troppo edulcorata e scanzonata) al fine di rendere il tutto più digeribile e, sopratutto, più accessibile al pubblico di tutte le età; contemporaneamente e purtroppamente, anche il Lupinverso non s'è salvato da certe caratterizzazioni sbagliate o per nulla fedeli alle versioni originali che si sono palesate all'interno della serie tv...e, una di queste, è quella legata a Zenigata. Per buona parte della sua carriera animata, il buon Koichi appare più come un Duffy Duck in impermeabile beige invece che come il poliziotto duro, vissuto e dall'aria hard boiled...cosa che, fortunatamente, qui non succede. Vuoi che, alla fine, gli sceneggiatori si sono sentiti un pò in colpa per tutte quelle apparizioni ad onor di firma che gli han fatto fare; vuoi che hanno provato un minimo di empatia per tutte le figure di merda che gli han fatto subire a questo pover uomo quando si scontrava con l'odiato rivale; vuoi che forse han perso una scommessa con qualcuno, ma finalmente quelli della TMS si decidono a rimettere a nuovo e valorizzare la nemesi di Lupin in cui egli è l'assoluto protagonista di Tokyo Crisis: Memory Of A Blaze.

Come già detto sopra, la cosa che salta più all'occhio è la straordinaria caratterizzazione di Zenigata, qui presentato come un uomo coraggioso, ligio al dovere, determinato e intelligente...e non come il babbeo decerebrato che era sopratutto e specialmente nella seconda serie con la giacca rossa. Oltre al carattere, di lui, si scoprono molte altre cose, come: la sua vera casa, qualcosina sui suoi antenati e certi aneddoti (seppur solamente accennati) del suo passato, contribuendo così a dare a questo personaggio una storia e una dimensione in cui vivere e respirare di vita propria...e non all'ombra di Lupin. D'altro canto, è ovvio che se si spende praticamente tutto il tempo a rifinire di dettagli e con cura maniacale un solo personaggio, è logico che tutti gli altri finiscono per non essere rappresentati altrettanto bene come lui; certo, di sicuro qualcuno di loro verrà rappresentato egregiamente e quanto basta per non andare fuori personaggio, ma verrà inevitabilmente oscurato da quello più sfaccettato...cosa che, effettivamente, succede. Jigen e Goemon vengono tolti dalle luci della ribalta (con una scusa patetica, trall'altro); Lupin appare più come una spalla, che il protagonista vero e proprio del cartoon; Fujiko, invece, è parecchio stereotipata e il suo carattere da ruffiana voltagabbana è sottolineato così tante volte da bucare il foglio; il villain di turno poi, vabbeh, nulla di nuovo sotto il sole...il punto è che sembra qualcosa di nuovo perchè il punto di vista dello spettatore, questa volta, è quello di Zenigata. Magari le trame di una qualsivoglia storia di Lupin saranno schemi triti e ritriti che, ad ogni nuovo special, vengono rimescolate con pochi elementi innovativi per fare una trama nuova quanto basta...ma questo lo si può dire se si trattasse di una storia dove è il ladro gentiluomo il protagonista, qui invece è Zenigata, e l'ottica è totalmente nuova e inedita; pure il modo di approcciarsi alle situazioni è diverso, visto il cambio di soggetto. Sebbene per qualcuno sarà un peccato vedere la banda di Lupin in secondo e addirittura terzo piano, fidatevi che non rimarrete delusi dalla rivalutazione molto positiva di Zenigata...e, se anche vi piacerà, vi lamenterete del poco spazio dato ad Arseio e soci, beh, fate i bravi dai. Per una volta che fanno qualcosa di carino per lui.

Di nuovo c'è anche il nuovo stile e character design che sfoggiano i personaggi, molto meno retrò, molto meno sperimentale e più tendente allo stile moderno di inizio anni 2000 e che imperverserà con sempre maggiori migliorie anche negli special TV futuri. Anche sullo svolgimento della trama in sè, niente da dire, c'è la classica routine: premessa interessante, sviluppato genuinamente, colpi di scena egregi e mix perfettamente riuscito di azione e humor, anche se qui l'ilarità e le risa vengono fatte partire dalla stra coppia tragicomica che sono Maria e Zenigata (che, come avrete capito, è il padrone assoluto del film).  

Conclusioni:
In tutto e per tutto, il film su Koichi Zengiata, il lungometraggio animato che ne racchiude l'essenza e la spiega allo spettatore con chiarezza e incisività. Consigliato sopratutto a quelli che vogliono rivalutare in positivo il personaggio grazie ad una trama coinvolgente e originale. Per chi invece non vuole, non importa, questo film vi catturerà lo stesso. Consigliatissimo. 


- Symo

2 commenti:

  1. Jigen e Goemon non paiono messi così in ombra...forse dimentichi la scena al jazz bar, in cui un Goemon imbarazzato dice a Jigen che non ha più la spada perché gliel'hanno rubata dopo una notte di sesso.

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    Risposte
    1. Eh, ma a parte quella scena? Poi l'azione si sposta tutta (giustamente) su Zenigata.

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