Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

venerdì 9 ottobre 2015

Beware The Batman: la recensione (Baloon Central #15)

Sapete cos'è la cosa che più si avvicina ad una trasposizione fedele? No? Dai che è facile? Si, esatto! Sono i cartoni animati. I film, alla fine, rispondono solo alla curiosità di noi nerdici dei fumetti, al nostro costante "What If?" che recita: "Ma se i supereroi fossero reali?". A volte, la risposta che ci viene data è un qualcosa di deprimente e che ci fa rimpiangere di esserci posti questa domanda (X-Men 3, Blade 3, Batman & Robin, Man Of Steel); altre volte, invece non possiamo ricevere risposta più bella di questa (The Amazing Spier-Man, Avengers, Hellboy 2, Batman Begins). I cartoni sono quanto di più fedele perchè sono l'incontro perfetto tra il fumetto e il film: grafica che rispecchia le dinamiche fumettistiche, ma anche il realismo che ci propina il film...ma! Purtroppo, come nei film, a volte assistiamo a brutti scivoloni. Che vedremo settimana prossima. Per oggi, ci accontentiamo di vedere una recente serie animata che credevo fosse un fiasco, ma che invece s'è rivelata una bella sorpresa. Parliamo di BEWARE THE BATMAN.


Nuova serie animata creata dalla DC Comics per tenere vivo il trend creato con la trilogia di film di Christopher Nolan. Se non credete a questa definizione, allora fate attenzione al costume che usa Batman in questa serie. La trama e la morale è sempre quella, come la Girella, ma il modo in cui viene presentato è nuovo, diverse e molto ggiòvinè proprio perchè è pensato per catturare le generazioni ggiòvani che si stanno avvicinando al personaggio grazie ai sopracitati film, come face la serie animata di Batman degli anni '90 più di vent'anni fa. C'è riuscito? Non come la suddetta serie citata, ma c'è riuscita, anche se in parte. Ora vediamo perchè.


Al nostro cospetto ci troviamo sempre lo stesso Bruce Wayne che è diventato il Cavaliere Oscuro sempre per gli stessi motivi che ormai tutti conoscono a mena dito: genitori morti, senso profondo di depressione trasformatosi in corrosiva vendetta, paura dei pipistrelli, viaggio per il mondo per trasformarsi in una macchia da guerra, ritorno a Gotham, panico e paura dei criminali. Anche se le origini non ci vengono mostrate, nè tanto meno accennate, se Wayne indossa il costume da topo volante, è perchè il motivo è sempre quello. L'unica differenza che c'è tra questa serie e le altre, è che il Batman che abbiamo difronte è un giustiziere che ha cominciato da poco la sua carriera di protettore della malfamata Gotham City, che insomma è appena tornato nella città che gli ha ucciso i suoi cari. Penso che più "origin of" di così non si sia potuto fare, perchè un conto è spiegare come Wayne diventa Batman, ma ancora più interessante è vedere le situazioni che l'hanno formato e l'hanno reso questo incrollabile simbolo...ma ancora più bello, non è tanto vedere quel Batman principiante e imbranato descritto da Frank Miller e David Mazzucchelli nella loro Anno Uno, ma vedere un Batman arrogante, fin troppo sicuro di se e quasi innamorato della figura da spauracchio dei criminali che si sta creando, più simile quindi alla Terra Uno di Goeff Johns e Gary Frank. Carino e anche originale, insomma, che Bruce tempri anche il suo carattere e che spieghi cosa ha reso Batman così solerte e silenzioso.

Siccome abbiamo citato Terra Uno, ci sono anche altri elementi che arrivano da questa storia, come ad esempio Alfred, il personaggio che ha subito più cambiamenti all'interno di questa versione "Ultimate DC" del pipistrellone ricco da far schifo. Abbiamo quindi l'Alfred zoppo, badass, dall'accento british ma che sa combattere, mollare cinquine e calci in culo e (quando serve) sfoderare pure un fucile a pompa. Un Alfred che è stato un agente segreto e ha tutta l'aria di esserlo, dove l'esser un maggiordomo è una copertura nonchè descrizione "elegante" per non dire "guardia del corpo" o addirittura "mentore"...perchè, ricordiamolo, Bruce qui viene proprio descritto come un riccone che non ha esperienza di lotta, ha le potenzialità, ma ancora non le sa usare appieno e Alfredo lo indirizza sulla strada giusta. Un vero partner, più di quanto un Robin avrebbe potuto fare. Altra cosa che da più il senso degli inizi, sono i nemici contro cui si scontra, che non sono Joker o Due Facce, ma (per i primi cinque episodi che mi sono visto) sono gente pezzentissima come Mr. Toad, Professor Pyg, Lady Shiva e Anarchy...ok, magari Lady Shiva non è così pezzente, ma di sicuro non è considerata nei classici e canonici big villains di Batman. Anche qui, scelta a mio parere abbastanza azzeccata, un pò perchè è giusto cambiare, ma un pò perchè è giusto che anche loro si facciano prendere un pò a schiaffi. Bello anche il CGI, non è così disturbante come si pensava e (escluso la testa da formica di Batman) tutto il resto del design è realizzato dignitosamente, sia personaggi che palazzi. Gotham è tetra quanto basta pur risultando moderna e attuale e i personaggi non hanno una nuova incarnazione troppo sconvolgente


Quello che, invece, stona un pochino (oltre al corpo ipertrofico di Batman e alla testa decisamente piccola) è che il costume è quello della trilogia di Nolan e, oltre che a sembrar fatto di gomma, mi disturba un pò che si usi quella versione di costume per cavalcare l'onda di famigliarità cinematografica. Forse i produttori della serie cercavano il massimo realismo anche in una serie animata, e ci sta anche, e non sto dicendo che quel costume fa pena...solo che, insomma, ce ne erano di più belli ecco. Pure Katana scelta come sidekick al posto di Robin, hum, insomma, come scelta non mi torna molto. Non capisco che relazione i due possano avere, ma chi lo sa, magari più avanti verrà spiegato.

Detto cosa mi è piaciuto e cosa no, ora possiamo rispondere alla domanda di cui sopra: perchè Beware The Batman potrebbe non riuscire a stupire con lo stesso impatto della serie animata anni '90? Perchè: 1) Beh, credo che nessuno ci riuscirebbe, è una serie impareggiabile e di pregevole fattura, dove gli uomini giusti ci hanno lavorato nel modo giusto; 2) Perchè la maggior parte dell'ispirazione è presa da una storia molto recente e che sta creando il suo mito nei nuovi fan, di fatti, questa è una serie indirizzata specialmente ai nuovi fan dove difficilmente gli ultrà del vecchio Batman troveranno temi a loro cari. Di fatti, l'influenza di Frank Miller non si sente per niente, si sentono più quello del già citato Goeff Johns e di Grant Morrison, che sono (obiettivamente) gestioni recenti: 3) Il CGI nei cartoni animati a puntate è ancora malvisto da praticamente chiunque, anche se dona una fluidità all'azione che difficilmente il disegno riuscirà a dare. 

Però, se siete in grado di buttare giù questi amari bocconi e di fingervi dei Bat-Neofiti, allora troverete questa serie piacevole. Di fatti, non è per niente malvagia e un'occhio ce lo consiglio di buttarcelo. Poi oh, se siete nostalgici, aprite Amazon, il portafoglio e compratevi tutti i dvd della serie anni '90. Chevvedevoddì?



- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...